Oltre 130 milioni per la sanità, la difesa del suolo, il lavoro e le imprese. Sono le priorità “in tempo di crisi” dell’Assestamento di bilancio 2013 della Regione Emilia-Romagna approvato ieri in Assemblea Legislativa, spiegano i consiglieri regionali Luciana Serri e Stefano Bonaccini.
«Si tratta di un’ulteriore atto concreto da parte dell’amministrazione regionale per difendere la coesione sociale e rilanciare la crescita del nostro territorio, che pone attenzione anche al tema della montagna – proseguono Serri e Bonaccini – Nell’assestamento di bilancio infatti sono previsti 6 milioni di euro che serviranno per interventi su strade e frane danneggiate dopo l’eccezionale maltempo dei mesi scorsi; 5 milioni di euro per il contrasto al dissesto idrogeologico e 150mila euro per le attività dei Comuni associati in montagna, che vanno a sommarsi con i circa 30 milioni precedentemente stanziati».
«La finanziaria interviene anche con risorse da destinare al turismo che è un basilare settore dell’economia montana. È stata infatti approvata con i soli voti della maggioranza una modifica alla L. 17/2002, aumentando la contribuzione. Per la prima volta la misura del contributo concedibile per interventi riguardanti la realizzazione, la revisione degli impianti a fune di proprietà pubblica da parte di soggetti pubblici destinati a doppia stagionalità, estiva e invernale, può essere elevata al 100% della spesa ammissibile. Inoltre – aggiungono i consiglieri regionali – potranno essere richiesti fondi per sistemazioni ambientali, anche con interventi di ingegneria naturalistica e sentieristica e per la demolizione di impianti di risalita dismessi (con contributi che passano dal 50 al 70%), per la razionalizzazione dei parcheggi e delle vie d’accesso agli impianti (con contributi che passano dal 40 al 70%), per la realizzazione di nuovi impianti nelle aree sciistiche (con contributi che passano dal 60 all’80%), per le spese di gestione e manutenzione connesse alla sicurezza degli impianti (con contributi che passano dal 50 al 60%), per la realizzazione delle aree per i mezzi di soccorso».
«In questo momento di grande difficoltà dei Comuni, stretti nella morsa dei patti di stabilità e della riduzione delle risorse nazionali, le scelte compiute dalla Regione vanno nella direzione di dare ossigeno al turismo locale, con una ricaduta concreta alla complessa rete di attività dell’indotto, come ad esempio le strutture ricettive e il commercio».