“Oggi ho depositato in Senato un disegno di legge di istituzione del nuovo reato di depistaggio che riprende nelle linee generali quella già depositata alla Camera dei Deputati dall’on. Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage del 2 agosto 1980”. Lo dichiara Sergio Lo Giudice, senatore del Partito democratico e membro della Commissione Giustizia.
“La proposta, sottoscritta anche dai senatori bolognesi Claudio Broglia, Rita Ghedini, Francesca Puglisi e Giancarlo Sangalli, sanziona, con la reclusione da tre a dieci anni e l’interdizione dai pubblici uffici, i comportamenti dei pubblici ufficiali volti a occultare la verità dei fatti in casi di strage, terrorismo, associazione mafiosa, traffico illegale di armi o di materiale nucleare, chimico o biologico. Vogliamo così dare forza, con un atto concreto, alla campagna per introdurre il reato di depistaggio lanciata nei giorni scorsi dall’Unione dei familiari delle vittime per stragi”.
“Da Piazza Fontana in poi,- concludere il senatore democratico- il depistaggio delle indagini da parte di chi svolgeva una funzione di servitore dello Stato ha rappresentato uno dei principali ostacoli all’accertamento della verità. Il nuovo reato considera nella sua specificità la falsa testimonianza di pubblici ufficiali di fronte a reati eversivi: vogliamo così evitare che si ripetano le torbide commistioni fra forze eversive e pezzi deviati dello Stato che hanno accompagnato per decenni la storia repubblicana”.