Home Regione Cgil-Cisl-Uil ER: “Asp distrettuale, passo importante per il welfare regionale”

Cgil-Cisl-Uil ER: “Asp distrettuale, passo importante per il welfare regionale”

# ora in onda #
...............




Cgil-Cisl e Uil Emilia Romagna considerano un passo importante e positivo, dopo il rinnovo del Piano sociale e sanitario per gli anni 2013 e 2014, l’approvazione da parte dell’Assemblea regionale della legge di riordino delle forme pubbliche di gestione nel sistema dei servizi sociali e socio sanitari e delle Asp come unica forma pubblica e distrettuale di gestione dei servizi.

Si tratta di un provvedimento significativo che ha visto il nostro impegno e contributo unitario, sia nella fase della predisposizione del testo iniziale sia negli emendamenti proposti nel corso dell’audizione consigliare.

Con questo atto, nel consolidare la possibilità di una produzione diretta dei servizi, ci si muove nella giusta direzione di una semplificazione e riduzione delle diverse e molteplici forme di gestione esistenti, utili a qualificare e rendere sostenibile il sistema di welfare regionale, e si indica l’Asp unica distrettuale come modello verso cui tendere e su cui le organizzazioni sindacali si sentono impegnate a renderlo effettivo nelle scelte locali che si faranno nella fase di predisposizione dei programmi per il riordino delle forme di gestione.

Nel contempo, consentendo alle Asp di derogare dai divieti e dalle limitazioni nell’assunzione del personale, così come per le Aziende speciali e le Istituzioni, si aprono concrete opportunità per stabilizzare il personale ed evitare forzate esternalizzazioni della produzione diretta dei servizi.

Ora, dopo questo importante passo, è necessario aprire con la Regione un tavolo di confronto per definire, in coerenza con il Piano sociale e sanitario regionale (PSSR), l’aggiornamento della legislazione regionale su cooperazione sociale e volontariato, per confermare le regole e norme contrattuali che tutelano i lavoratori e per definire i confini tra lavoro professionale e attività di volontariato anche allo scopo di evitare, nel nome della sostenibilità, un uso improprio di questa importante risorsa per lo sviluppo della coesione sociale.

Inoltre è necessario proseguire il confronto per il monitoraggio e la riorganizzazione prevista, sia nel Piano sociale e sanitario sia negli effetti della revisione della spesa sanitaria e rimodulazione dell’offerta ospedaliera.