Italia dei Valori di Carpi, in relazione alla nota vicenda del contributo di 100 mila euro all’Associazione Calcio Carpi ed alla nuova convenzione decennale per la gestione dello stadio comunale, non può fare a meno di stigmatizzare le scomposte ed ineleganti dichiarazioni del sindaco sulla vicenda (ineleganti in quanto giocate sul piano personale e non su quello politico, scomposte in quanto del tutto fuori luogo), nonché le inconsistenti precisazioni aggiunte dal segretario Pd Dalle Ave in merito.
Come forza politica di maggioranza, nel confermare la nostra lealtà nei confronti della giunta municipale, non possiamo tuttavia rinunciare alla specificità delle nostre idee. Nel momento attuale la nuova convenzione in stipula con la neo promossa Calcio Carpi, società professionistica, continua ad essere giudicata da parte nostra inopportuna e penalizzante per le casse municipali. Evidentemente il Pd e il sindaco non sono dello stesso avviso e lasciamo a loro la responsabilità politica di tale atto. Essere in maggioranza, d’altra parte, non significa dover sposare sempre e comunque le posizioni di chi è “maggioranza della maggioranza”, specialmente su temi che non hanno formato oggetto del programma elettorale di coalizione. Occorre poi aggiungere che la decisione di addivenire a una nuova convenzione con il Calcio Carpi (e di acconsentire a un contributo annuo a favore della società professionistica) non è arrivata prima sui tavoli dei partiti che formano la coalizione, per una valutazione di merito, ma è andata direttamente all’ordine del giorno della Giunta. Un incontro di maggioranza sul tema in questione ha avuto luogo solo su richiesta di IdV e solo dopo che, evidentemente, tutte le decisioni erano già state assunte tanto è vero che il cosiddetto “confronto di maggioranza” si è risolto più o meno con la frase “la cosa sta così, che vi piaccia o no”. E a IdV la cosa non piace, per i motivi già esternati: la società Calcio Carpi è stata a più riprese beneficiata da sovvenzioni più o meno dirette, con investimenti effettuati sullo stadio Cabassi che praticamente viene utilizzato esclusivamente dal Carpi, senza che siano state richieste tempo per tempo adeguate contropartite in modo chè l’onere di mantenere un impianto sportivo come lo stadio è ricaduto di fatto su tutta la collettività pur in presenza di un pubblico medio di spettatori carpigiani che raramente ha superato le poche centinaia di unità. E’ vero che essere giunti ai massimi livelli agonistici accenderà i riflettori calcistici anche su Carpi ma basta guardare vicino a noi, a Sassuolo e a Modena per rendersi conto che il trattamento riservato alla società Calcio Carpi appare di massimo favore, a nostro avviso non giustificato sul versante economico viste le oggettive difficoltà quotidianamente lamentate dall’ente pubblico nel far funzionare servizi essenziali per la collettività. Precisiamo che la nostra posizione non è di contrarietà al Carpì Calcio, ma alla convenzione fra Comune e associazione sportiva professionistica. Ben venga la squadra in B che giocherà a Carpi ma si evitino strumentalizzazioni.
Infine, appare curioso che un sindaco che da qui a pochi mesi non sarà più tale, spinga così tenacemente per una convenzione decennale che impegnerà da subito ben due mandati successivi ai suoi. Sembra quasi che si vogliano mettere paletti per dirigere ex ante la futura dinamica politica cittadina e scongiurare mutamenti in un quadro che occorre ammettere invece profondamente in moviemento e che, nel futuro, potrebbe vedere agire protagonisti ben diversi da quelli odierni, con soluzioni di discontinuità che potrebbero essere anche eclatanti. E pare che in questo quadro la presenza, leale ma non acritica di IdV, dia qualche fastidio al gruppo dirigente Pd.