Siamo alle solite e, come se non bastasse, quando l’interruzione estiva del lavoro dovrebbe essere solo una meritata pausa di riposo, c’è chi ne approfitta per fare valigia e cambiare aria lasciando nel panico i collaboratori che hanno contribuito alla riuscita del risultato imprenditoriale.
Ci auguriamo che a prendere posizione non siano solo le istituzioni preposte e quelle coinvolte ma, soprattutto, chi rappresenta l’imprenditoria che oggi non ha certo bisogno di queste cadute di stile tutelando, invece, la posizione imprenditoriale italiana nel mondo.
Se “si va all’estero per sopravvive” è sinonimo di voler far soldi comunque alle spalle dei lavoratori perché, all’estero, è soltanto la manodopera che potrebbe costar meno!
Le soluzioni alle difficoltà di sopravvivenza vanno cercate in Italia pretendendo che ognuno faccia la sua parte e se qualcuno ne approfitta, sindacato o istituzioni, tasse o banche, siano presi i provvedimenti necessari per garantire la sopravvivenza delle aziende!
Ai lavoratori coinvolti va tutta la nostra solidarietà e il contributo affinché si possa trovare una soluzione che garantisca lo stipendio alle famiglie.
Siamo già intervenuti nei tavoli amministrativi provinciali per non lasciare che la vicenda non sia la solita notizia estiva augurandoci che già nell’incontro del 20 agosto si trovino soluzioni risolutive.
A Formigine abbiamo già perso la territorialità anche della Lar che ha preferito altri siti e non abbiamo certamente bisogno di perdere altri posti di lavoro.
Ciò che ci spaventa è la burocrazia amministrativa purtroppo farraginosa specialmente dove, invece, si dovrebbe avere la massima garanzia della serietà imprenditoriale che purtroppo tanti, anche dall’estero, ci criticano.
Mi auguro che tutto non finisca in una bolla di sapone perché la gestione alla “Ponzio Pilato” è cosa risaputa e ormai consolidata da troppo tempo.
Oggi purtroppo potrebbe succedere anche questo e come al solito, a pagare, saranno solo i dipendenti onesti.