Il bagnasciuga di Noordwijk su cui si affaccia la capitale dei Paesi Bassi, ha ospitato la giornata di chiusura dei campionati europei di salvamento. L’Italia partiva da capolista precedendo la Germania, ma un brivido ha percorso la schiena degli azzurri. Anzi più di uno. Brividi garantiti da un meteo tipicamente olandese: nuvole, vento e freddo con cavalloni di oltre il metro, che potremmo tranquillamente definire mareggiata, che hanno messo in grande difficoltà le qualificazioni della staffetta torpedo a partire dalla prima batteria femminile. Il vento abbinato ad una fortissima corrente sinistra-destra ha messo in crisi tutte le formazioni, padroni di casa compresi annullando le qualifiche e rimandando l’evento a fine giornata.
Il clima ha pian piano mollato la presa ricordando che è estate, ma non la ricorsa degli avversari. Argento della capitana Marcella Prandi nella corsa-nuoto-corsa che prevede 200+200 m. di corsa intermezzati da una frazione di nuoto: 7a Chiara Pidello e 13a Federica Ferraguti. Unico rappresentante maschile a punti Mattia Lentini, 5°.
Quinto posto nel board rescue con il duo Pidello Prandi e 6° il duo maschile Costamagna-Lentini.
E’ sempre la Prandi, specialista della spiaggia, a tirare gli azzurri nella “tavola” con l’11° posto seguita da Pidello al 13° e Mozzanica al 16°. Nessun azzurro al via.
Nella prova bandierine dove Ferraguti non supera le qualifiche, finale A e 8° posto per Marta Mozzanica finale B che vale per l’11° per Laura Pranzo.
Per tornare da dove si era partiti: la staffetta torpedo. Senza eliminatorie per stabilire finale A o B, grande ammucchiata e tutti in acqua assieme. Il quartetto maschile Federico Pinotti, Stefano Costamagna, Simone Procaccia e Mattia Lentini riesce a centrare uno splendido argento classificandosi alle spalle della Germania e precedendo l’Olanda, per poi passare il testimone alle ragazze. Le campionesse del mondo in carica attivano la modalità belva e recitano a copione. Lancia la gara Marcella Prandi che raggiunge la boa dopo la Gran Bretagna per dare il segnale a Federica Ferraguti che compie come da manuale il prodigioso recupero e sorpasso sulle avversarie, agganciando e trainando la compagna fino a dove Laura Pranzo e Chiara Pidello la sostituiscono e superano la linea che dichiara le campionesse continentali della specialità.
Un podio ed un successo che dopo i brividi di giornata ha consolidano e confermano al titolo continentale l’Italia che arriva al tris nonostante la formula sprint di questa edizione.