Home Politica Vena (Azione Civile): “le residenze fittizie sfalsano le imposte comunali”

Vena (Azione Civile): “le residenze fittizie sfalsano le imposte comunali”

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Donato-VenaL’avevamo già anticipato alcuni mesi fa ed ora i dati, purtroppo, ci danno ragione: in provincia di Reggio Emilia è scomparsa una popolazione paria alla somma degli abitanti di Albine e Bagnolo. E come se l’intera Casalgrande fosse stata evacuata all’estero.

I consuntivi della popolazione reggiana residente nei 45 comuni ad inizio anno 2013 certificano un totale di 535.869 persone contro i 517.361 (ufficiali) riscontrati dall’ultimo censimento dopo i vari controlli e rettifiche degli ultimi mesi. Mancano all’appello 18.553 persone che risultano fittiziamente ancora residenti nei comuni reggiani ma che in realtà sono ormai “fuggiti” da mesi dal territorio, molto probabilmente per mancanza di lavoro.

Nella maggior parte si tratta di persone straniere che si sono trasferite, una minima parte nei paesi di origine e la maggior parte (avendo trasformato il loro permesso di soggiorno in carta di soggiorno) in paesi della Comunità Europea. Questi dati confermano anche le file di stranieri che inspiegabilmente si sono registrate nei mesi scorsi in prefettura per trasformare il permesso di soggiorno in carta si soggiorno (il primo ha una scadenza e non permette di lavorare nei paesi europei, il secondo non ha scadenza e da il diritto di lavorare all’estero). Non manca anche una consistente schiera di Italiani andati anch’essi all’estero a trovare lavoro.

Nella sola città di Reggio Emilia sono andati vita 10.751 persone; mancano all’appello, invece a Correggio oltre mille abitanti e a Novellara e Scandiano siamo a ben oltre 500 residenze fittizie per comune.

Questi dati, soprattutto per Reggio Emilia città, ma anche per gli altri comuni citati, falsano alcuni uscite ed entrate nei bilanci comuni.

La tassa rifiuti del 2013, ma anche la futura service tax si basano anche sul numero dei residenti in una determinata abitazione in quanto una parte degli importi sono pagati in base al numero degli abitanti.

Ci chiediamo allora, se nella città di Reggio Emilia mancano oltre 10.000 persone in quanto residenze fittizie chi si farà carico della tassa rifiuti di queste persone conteggiata nelle bollette?

A quali condizioni noi paghiamo ad Enia lo smaltimento dei rifiuti nei comuni? Ha una incidenza negativa per il Comune ed un vantaggio per Enia un’assenza così massiccia di persone che in quanto non presente non produce rifiuti?

Qualche familiare di questi 18.533 abitanti fittiziamente residenti stanno godendo di prestazioni non dovute perché magari non più residenti in Italia? (pensiamo agli assegni familiari e alle detrazioni per familiari a carico dove in alcuni casi spettano se residenti in Italia)

Questa anomalia dovrà essere ulteriormente verificata e le anagrafi dei comuni dovranno rispecchiare quanto più e possibile la realtà del territorio, altrimenti, anche le politiche adottate per lo sviluppo delle comunità potrebbero essere falsate dai “finti numeri”.

(Donato Vena, Azione Civile)