Ad un anno e mezzo dal terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna cifre impietose denunciano il fallimento della farraginosa macchina burocratica messa in campo dalla Regione.
Ad oggi infatti sono state presentate dai privati circa 4000 domande rispetto alle 30.000 attese, con 70 milioni erogati a fronte dei 6 miliardi stanziati dal governo.
Probabilmente di qui a fine anno si arriverà a 200 milioni erogati, ma purtroppo con una percentuale di copertura rispetto alle somme richieste ben lontana dal propagandato 100 per cento.
Infatti dai costi accettati dai comuni, e successivamente approvati, si arriva in media ad un contributo realmente concesso del 42% dei costi reali sostenuti da chi ristruttura o ricostruisce.
Addirittura per quanto riguardo l’E pesante, il contributo realmente concesso è in media il 33 % della spesa reale.
Aggiungo che dal mondo delle imprese giungono preoccupati segnali sulla impossibilità di pagare il 31 dicembre 2013 la prima rata degli 800 milioni che gli imprenditori devono restituire alle banche entro il 31 dicembre 2014 per restituire il prestito concesso per pagare le tasse.
Chiedo pertanto al Presidente Vasco Errani di convocare i parlamentari dell’Emilia Romagna per discutere la possibilità di utilizzare le risorse a disposizione per prorogare i termini di pagamento di almeno un anno e di modificare le circolari che ostacolano anziché favorire la ricostruzione.
(Senatore modenese Carlo Giovanardi)