Si è svolta giovedì 17 ottobre la seduta del Consiglio comunale in apertura della quale è stata votata all’unanimità la surroga dei consiglieri Simona Sarracino (Pd) e Claudio Botti (Italia dei Valori) per motivi personali, ai quali subentrano rispettivamente Maria Cristina Mammi e Antonio Fulgido.
L’approvazione del regolamento e delle tariffe della Tares, illustrati dall’Assessore al Bilancio Maria Costi, sono stati al centro dei lavori del Consiglio animati da un ampio ed interessante dibattito che ha coinvolto numerosi consiglieri dei due schieramenti. “La Tares è un tributo meteora per il quale si è optato di mantenere il regolamento il più possibile simile e compatibile alla struttura della Tia, apportando solo alcune modifiche – ha spiegato l’Assessore Costi – Sul fronte delle tariffe è necessario sviluppare il discorso su due livelli. Il primo e più impattante è relativo all’addizionale di 30 centesimi per metro quadrato che va versata direttamente allo Stato; addirittura il Comune invia modelli di pagamento per conto dello Stato. L’impatto di questa imposta va da 24 euro per un appartamento di 80 mq a 36 euro per una metratura di 120 mq. Relativamente invece alla parte di competenza del nostro Ente, l’aumento che è necessario effettuare per coprire i costi del servizio rifiuti, è del 2,9%, inferiore rispetto a quello approvato da altri Comuni della Provincia. Avremmo però voluto contenere maggiormente l’incremento; pertanto, questo è un risultato che non ci soddisfa”.
Nel dibattito consiliare sulle tariffe della Tares, è intervenuto anche il Sindaco Franco Richeldi. “Formigine ha deciso di internalizzare la gestione, andando controcorrente rispetto a molti altri enti, perché crediamo che solo attraverso un effettivo controllo del territorio, sia possibile poi intervenire a cascata sull’applicazione dell’imposta. L’internalizzazione ha comportato un contenimento dei costi di riscossione e quindi l’aumento delle tariffe è risultato inferiore all’aumento dei costi in quanto nel frattempo è stata recuperata una maggiore base imponibile. Il rammarico è per la difficoltà incontrata ai tavoli con il gestore e con l’ente controllante (Atersir) nel trasmettere il concetto dell’imprescindibile necessità di mettere in campo misure di contenimento e razionalizzazioni. Già da anni Formigine pone particolare attenzione ai piani finanziari presentati dal gestore discutendoli e analizzandoli punto su punto, tant’è vero che negli ultimi anni gli aumenti si sono sempre attestati al di sotto di quelli applicati dai Comuni limitrofi. Il fatto che quest’anno altri Comuni abbiano manifestato le loro perplessità sulla logica dell’aumento a parità di servizi, fa sperare in futuro di potere avere maggiore peso specifico e di incidere in modo più pregnante facendo prevalere la linea della tendenza al contenimento dei costi e delle razionalizzazioni”.
Il regolamento è stato approvato con il voto della maggioranza e l’astensione della minoranza, mentre le tariffe 2013 sono state votate dalla maggioranza (contraria la minoranza).