Gli invisibili , perché non possono essere definiti nemmeno come precari, che lavorano negli Uffici giudiziari italiani scendono in piazza a Roma con la Funzione Pubblica Cgil, la Uil P.A., l’Unione Precari Giustizia con una assemblea presidio che si svolgerà domani mercoledì 23 ottobre dalle 10 alle 13 presso piazza della Rotonda, vicino al Pantheon a Roma.
Alla manifestazione sarà presente una nutrita delegazione degli Uffici Giudiziari dell’Emilia Romagna che parteciperà all’iniziativa che ha come obiettivo il futuro occupazionale dei 3400 tirocinanti in Italia di cui oltre 300 in questa Regione.
Si tratta di lavoratrici e lavoratori di aziende in crisi che sono inseriti in un processo di formazione da ormai 3 anni senza che ad oggi vi sia alcuna garanzia per il futuro occupazionale. Con l’aggravante, che gli ammortizzatori sociali sono per molti di loro terminati o termineranno nei primi mesi del 2014. Il tema occupazionale è estremamente rilevante come lo è la funzionalità degli uffici dove queste lavoratrici e questi lavoratori operano dato che in molti casi prestano una preziosa collaborazione in delicate attività istituzionali.
Alla luce delle richieste sindacali, e delle lettere di sostegno dei presidenti di Tribunali e Corti d’appello si richiede alle forze politiche il massimo impegno affinché nella legge di stabilità che inizia il suo iter parlamentare vi sia un percorso che dia futuro occupazionale e garantisca così la regolare funzionalità degli Uffici Giudiziari dove lavorano i tirocinanti.
In questo momento il futuro non dice nulla. Queste lavoratrici e questi lavoratori sono realmente dei precari ma formalmente risultano tirocinanti: uno dei paradossi del mercato del lavoro. La richiesta alla base dell’iniziativa di domani non è il rinnovo del tirocinio ma che questo venga trasformato secondo le procedure utilizzate presso i centri per l’impiego in un contratto a tempo determinato. Dopo tre anni di formazione non si vede altro sbocco se non un contratto di lavoro