I problemi ci sono stati e sono stati determinati da una grave negligenza dell’impresa appaltatrice alla quale sono stati affidati i lavori, che non ha provveduto alla completa consegna di una serie di documentazioni obbligatorie indispensabili per avviare i collaudi tecnico funzionali. Inoltre, dai primi controlli di funzionalità effettuati dalla Direzione lavori dell’Azienda USL, inizialmente era risultato non perfettamente conforme il delicatissimo sistema elettronico di regolazione automatica dei ricambi d’aria, elemento di primaria importanza nelle Sale Operatorie, problema oggi comunque risolto.
Constatata la mancanza di varie certificazioni, l’ufficio tecnico dell’Azienda Usl di Modena, dai primi giorni di giugno ad oggi, si è impegnato pressoché quotidianamente per la soluzione del problema. “Abbiamo sollecitato più volte anche per iscritto, con Ordini di Servizio, l’impresa appaltatrice, affinché completasse la consegna dei documenti necessari per rispettare le normative vigenti per una attivazione in piena sicurezza e nella massima affidabilità del nuovo Comparto. Purtroppo solo in queste ore, dopo avere assunto posizioni anche molto dure nei confronti dell’impresa, con la messa in mora nella prospettiva del ricorso ad una eventuale “risoluzione in danno” del contratto e mancata liquidazione del saldo dei lavori, come previsto dal Codice Appalti, la questione sembra risolversi e potremo quindi riprendere il percorso che porterà alla attivazione del nuovo comparto operatorio” spiega il Responsabile dell’Ufficio Tecnico dell’Azienda Ausl di Modena, Giovanni Ferrara.
Rispetto all’inaugurazione del 31 maggio scorso, per sgomberare il campo da letture strumentali, va chiarito in modo inequivocabile che in quella data era già avvenuta quella che tecnicamente è definita la consegna dell’opera, termine che sta ad indicare che i lavori sono sostanzialmente completati, a meno di dettagli marginali. Successivamente, allorquando si è controllata minuziosamente la documentazione consegnata dall’appaltatore, sono emerse le negligenze dell’azienda legate alle certificazioni di sicurezza e finali. Da allora è proseguita l’azione volta a sbloccare la situazione.
“Faremo ogni sforzo perché i tempi di attivazione siano contenuti, ma dobbiamo anche ricordare che le sale operatorie presentano una notevole complessità di funzionamento e che tutto deve essere eseguito analizzando e testando ogni minimo dettaglio affinché efficienza e sicurezza, per i pazienti e per gli operatori, vadano di pari passo. Sempre che non ci siano ulteriori imprevisti, la tabella di marcia che ci siamo dati prevede che i primi interventi chirurgici all’interno del nuovo blocco delle sale operatorie siano eseguiti all’inizio del nuovo anno. Naturalmente, pur avendo la consapevolezza di avere fatto il massimo per evitare ritardi, ci scusiamo con la comunità carpigiana. Assicuro che anche in queste ore i miei collaboratori stanno lavorando per mettere a disposizione dei cittadini nel più breve tempo possibile quello che si presenta come il blocco operatorio più moderno nella nostra regione e che va ad arricchire in modo molto significativo l’offerta in tutta l’area nord della provincia, della quale il Ramazzini rappresenta l’ospedale di riferimento” evidenzia il direttore generale dell’Azienda Usl di Modena, Mariella Martini.