Si parla tanto della Delta Sassuolo; per fare chiarezza una intervista al suo presidente, Angelo Bicceri.
Come si è arrivati a questa situazione?
Il 31 ottobre scadeva la convenzione per la gestione dell’impianto – ci dice Angelo Bicceri, presidente dell’ASD Delta Atletica Sassuolo – e da tempo chiedevo all’ufficio sport un incontro per programmare il rinnovo. Ho capito che, viste le difficoltà a tutti note, l’Amministrazione comunale non avrebbe mai rinnovato la convenzione volendo risparmiare sulle spese di utenza quali gas, luce e acqua (che nel caso della pista di atletica si aggirano intorno ai 25mila euro annui). Dal 1 novembre la pista di atletica sarebbe quindi stata chiusa fino a data da destinarsi.
Un bel problema. Quanti atleti ha la società?
La Delta ha circa 40 tra ragazze e ragazzi dalla prima media in avanti, mentre l’Atletica Sassuolo, che segue prevalentemente bambini delle elementari, circa 60 giovani atleti. Oltre ciò ci sono i tesserati delle podistiche che frequentano l’impianto (Guglia e MdS) e i normali utenti abbonati all’impianto. In poche settimane ci siamo trovati a dover cercare una soluzione.
E qui è nata l’idea per una soluzione, giusto?
Giusto. Ho personalmente contattato i presidenti di Guglia, MdS e Atletica Sassuolo e parlato con i tre allenatori dei gruppi giovanili. Ho riscontrato da parte loro l’interesse a che la pista non chiudesse e da presidente della società, che da più di un decennio gestisce l’impianto (negli ultimi due anni senza alcun contributo economico ¨C si parla di qualche decina di migliaia di euro – ndr), ho deciso di intestare alla Delta Atletica anche le utenze (acqua, luce e gas). Era l’unica possibilità per non vedere chiudere la pista e andare avanti fino al 31 ottobre 2014, dove ci metteremo a tavolino con la nuova Amministrazione per valutare come portare avanti un impianto pubblico nel migliore dei modi.
Come farete ad onorare economicamente questo impegno?
Ai bambini e ragazzi chiederemo un supplemento mensile, ai podisti e agli abbonati abbiamo prospettato un aumento delle quote di frequentazione e anche noi dirigenti ci autotasseremo versando 150 euro a testa. Il resto delle spese sarà coperto attingendo direttamente dal conto della Delta Atletica.
Sarà poi indispensabile tagliare le spese e quindi non saranno più accese le torri faro, energeticamente dispendiose, non irrigheremo più il prato e porteremo il riscaldamento al minimo, come si fa in tutte le famiglie in difficoltà.
Sulla questione sollevata dal sindaco sul fatto che l’impianto indoor è costruito su una palude cosa vuole dire?
Non entro in quelle che sono schermaglie da campagna elettorale. Siamo a conoscenza del discorso della falda ma questo poco c’entra con le numerose infiltrazioni che piovono dall’alto, dal tetto della struttura indoor, che non ha neanche tre anni d’età e rischia in questo modo di rovinarsi prematuramente se non si interverrà. Se qualcuno ha sbagliato è chiaro che dovrà sistemare le cose. A noi ora però importa di non aver lasciato in strada 100 bambini e altrettanti adulti, grazie anche ai nostri soci e agli utenti dell’impianto che hanno capito e risposto “presente”, ora tocca a noi fare la nostra parte.