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“Innesti_il corpo tecnico”, il fisico mutante nella danza di Arearea: venerdì e sabato a Teatri di Vita Bologna

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innestiTutte Barbie o tutte bestie? Oscilla tra questi due poli l’idea di corpo della società contemporanea, che lo spettacolo della Compagnia Arearea indaga con spietatezza e ironia.

“Innesti_il corpo tecnico”, con la regia e coreografia di Marta Bevilacqua, e l’interpretazione della stessa Bevilacqua con Anna Giustina e Valentina Saggin, è in scena venerdì 8 e sabato 9 novembre 2013, ore 21, a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; www.teatridivita.it; infoline: 051.566330), ultimo appuntamento autunnale di Teatri di Vita con la danza contemporanea. Lo spettacolo è una coproduzione con il festival Danza Estate CSC Anymore.

Il “corpo tecnico” è il corpo che si evolve e affronta le complessità. Ecco, allora, uno spettacolo di danza che lavorando sul corpo ne individua le alterazioni, fino alla clonazione, al termine di una trilogia che la compagnia friulana Arearea ha dedicato al corpo che si nega e alla cultura del corpo nella nostra epoca. Dopo “Reliquia_il corpo santo” e “Nervi_il corpo eroico”, ecco infatti la technè che modifica il corpo stesso verso nuovi orizzonti.

“Innesti” parla di un corpo che affermandosi progressivamente si nega. “Innesti” affronta il tema della modificazione, della moltiplicazione, dell’inserimento che trasforma. Il corpo è tecnico in quanto è il territorio sul quale interviene la technè. La tecnologia, in questo lavoro, è solo una breve declinazione della tecnica. Oggi diamo alla tecnica il potere di omologare e di renderci seriali. Abbiamo incaricato il volto di rappresentare la soggettività. Ne consegue che il corpo tecnico è un corpo sfigurato, animale solo nel senso di disumano. “Innesti” è il frutto di un sentimento di imbarazzo e di sottile inadeguatezza…

 

Marta Bevilacqua ha frequentato l’Accademia Isola Danza a Venezia diretta da Carolyn Carlson. Dal 1998 collabora stabilmente con la compagnia Arearea lavorando con Luca Zampar, Roberto Cocconi, Valentina Saggin. Laureata in filosofia, con una tesi sulla relazione tra danza e simboli filosofici tra Valery e Nietszche, ha lavorato con numerose compagnie come Aldes, Balletto Civile, Ersilia Danza, Naturalis Labor, Teatro di Piazza e d’Occasione di Prato, CSS Teatro stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia. Nel 2011 partecipa è finalista al Festival Equilibrio 2011 all’auditorium Parco della Musica di Roma.