In Piazza, i giovani nei punti aggregazione, le massaie alle prese con la spesa quotidiana ed i pensionati all’ombra della statua del guerriero senza “ boll of steel “, parlano di SGP e con rassegnazione dicono: “ cosa fatta capo ha “ !
C’è ancora un pochino di carne attaccata alle ossa di SGP e qualcuno sta pensando di spolparle fino in fondo.
Non siamo rassegnati sulla voglia di continuità e quindi riteniamo che la società va posta in liquidazione volontaria, senza indugi, assoggettata a cura dimagrante e trasformata in patrimoniale di gestione.
Per il personale ci sono le condizioni per una soluzione onorevole, tenuto conto della normativa in vigore e di recenti pronunciamenti giurisprudenziali.
Si sostiene che l’indebitamento di SGP è stato il mezzo per un nobile fine: gli investimenti strutturali.
A conti fatti gli investimenti realizzati non fanno il paio con i debiti….provare per credere !
L’anno elettorale 2009, camuffato da programma di “opere di riqualificazione urbana in alcuni quartieri della città, il debito verso banche lievitò da 36 mln a 66 mln di euro.
Specialisti sono stati chiamati al capezzale della “moribonda”, senza risultati tangibili.
A luglio scorso è stato conferito un ulteriore incarico dall’A.U. di SGP ad una società di professionisti di Genova ( il comprensorio ceramica difetta di tali professionalità ? ) mentre un altro è in maturazione, per studiare cose che, in Piazza e nei salotti , sanno……SGP non è salvabile !
Abbiamo l’impressione che tali incarichi conferiti si aggiungono alla casistica elusiva al codice degli appalti e poi ulteriori costi non sembrano coerenti con la sofferenza del bilancio di SGP.
Sono di questi giorni interventi della Giunta per la internalizzazione di servizi, la volturazione di utenze non pagate da SGP, ultimo la presa in carico dei servizi cimiteriali e servizio neve; cosa bisogna fare di più per capire che SGP è in liquidazione di fatto, svuotata delle competenze statutarie?
Il controllo analogo da parte del Comune non ha dato risultati, la certificazione dei bilanci da parte di una società di revisione non ha messo in luce certe magagne, i controlli di competenza del Collegio Sindacale, entrato in carica nell’autunno 2010, non hanno sortito effetti.
E’ il caso di mettere in piazza i conti analitici, così tutti possono capire.
Si sta affacciando un’altra preoccupazione: il collasso della società ed i rinvii decisori denunciati, anche, dall’apparato tecnico del Comune, potrebbero compromettere il rimborso IVA già liquidato dall’Amministrazione Finanziaria è coperto da garanzia fideiussoria, con l’escussione della stessa garanzia ( circa 4 mln di € )
A proposito di chi deve approvare il bilancio di SGP al 31/12/2012 , si sta assistendo ad una disputa “ ideologica “ e senza senso.
Ci sia concesso rammentare che alle assemblee ordinarie di approvazione del bilancio di SGP partecipa il Sindaco e vota, mentre a quelle straordinarie la linea, con delega ad ottemperare al Sindaco ,spetta al Consiglio Comunale.
La rilettura dello Statuto di SGP, del TUEL, della prassi e della giurisprudenza, farebbe bene a tutti.
Per chi non lo sapesse allegato al bilancio di previsione 2013 del Comune, da approvare entro il 30 novembre, va allegato il bilancio di SGP chiuso al 31 dicembre 2011 regolarmente approvato.
La situazione di SGP va trattata nel business plan 2013/15 che non è altro che un documento prospettico e coerente con il bilancio pluriennale del Comune.
Preoccupante, invece, il silenzio sulla manovra di bilancio di previsione 2013 del Comune da approvare entro il 30 novembre.
Non vorremmo che all’ultimo minuto, vista l’assenza di confronto nei quartieri, la inconsistenza e la confusione del Governo Centrale, i sassolesi fossero chiamati alla cassa prima delle feste natalizie.
(PID di Angioletto USAI – PSI Sassuolo)