La selezione sperimentale, gli azzurri del nuoto di salvamento come Federnuoto li ha battezzati, partono oggi per la per la BeNe Cup. Pare un aggettivo desueto, che fa molto calcio anni ’70, ma la nazionale che si presenta ad Anversa ed Eindhoven, evento belga-olandese in programma sabato e domenica, è veramente innovativa.
Tra i 12 atleti convocati troviamo Martina Mazzi dei Nuotatori Modenesi e Daniele Sanna di Aqvasport Rane Rosse, che proprio con i risultati della recente stagione maturata all’ombra della Ghirlandina ha visto premiato i risultati conseguiti, con una prima chiamata azzurra.
Per il gusto di essere precisi, per la baggiovarese Martina sì tratta di un esordio come nazionale assoluta ma di un ritorno ad Eindhoven dopo l’europeo junior (con titolo in azzurro) del 2008. Per quanto riguarda Sanna, da questa stagione dopo lo scioglimento della collaborazione di Rane Rosse con Modena Nuoto, si è trasferito a Milano, ma i successi maturati sotto la guida di Matteo Poli coach del team geminiano, rimandano alle prossime prove l’amnesia sulla sua chiamata in azzurro.
Lo staff è composto da Giorgio Quintavalle, dal tecnico federale Giorgiana Emili e dall’assistente Alessandro Iuorio guidano la formazione veramente sperimentale e completata da Cristina Leanza e Elena Tetta, Chiara Borasi, Costanza Stornello, Rossella Fiminani; Nicolò Di Tullio, Francesco Felaco, Stefano Giuntoli, Alessandro Fontana e Riccardo Bianchi.
In definitiva “Allargare il blocco e far fare esperienza ad atleti diversi dal blocco di 10-12 atleti delle ultime stagioni è importante anche per stimolare e far crescere la base” erano state le parole che una giovane veterana quale Laura Pranzo approvando la scelta dopo l’ufficializzazione dei dodici. Ci sono riusciti in pieno.