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Week end ai Musei di Modena: fazzoletti da collezione e teste di legno

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fazzoletto-particolareAncora un’opportunità di visite guidate alle mostre in corso, un piccolo viaggio alla scoperta di preziosi fazzoletti d’epoca e del loro ruolo di status symbol, risate assicurate con Sandrone che si beve la storia che dal cielo pioveranno prosciutti. Tutto questo, e altro ancora, ai Musei civici di Largo Porta Sant’Agostino, nel fine settima di sabato 16 e domenica 17 novembre.

Alle 11 di sabato è fissato il ritrovo per coloro che vogliono approfondire le esposizioni in corso grazie alla visita guidata a cura di Mediagroup98 (partecipare costa 3 euro, la durata è di un’ora circa, non serve prenotazione). Le mostre allestite a Palazzo dei Musei, visitabili comunque anche gratuitamente senza guide, sono “Teste di legno e cuori di panna. Burattini modenesi di ieri e oggi”, “Dardi d’amore” e “Mano nella mano”.

A queste se ne aggiunge un’altra, piccola, allestita nella sala della collezione tessile Gandini, che fa parte anch’essa dei Musei modenesi, al terzo piano del Palazzo. Si tratta di “Fazzoletti da Museo” ed espone pregevoli manufatti prodotti tra la fine del Settecento e l’Ottocento donati da privati cittadini al Museo civico d’Arte. Sabato 16 novembre alle 16 si potrà visitarla gratuitamente, guidati da Lorenzo Lorenzini, curatore del Museo, che, oltre a fare apprezzare le caratteristiche dei singoli pezzi, saprà condurre i presenti in un viaggio alla scoperta delle mode di riferimento, specchio di comportamenti e stili di vita del tempo che fu. I fazzoletti, infatti, sono stati oggetti ambiti, doni preziosi e manifestazioni di lusso, di eleganza, di distinzione sociale, utilizzate dalle élite nei diversi periodi storici.

L’iniziativa si collega alla mostra “Il fazzoletto” organizzata da “La Bottega di Simona”, con il patrocinio del Comune e la collaborazione dei Musei, in corso presso la chiesa di San Carlo a Modena. L’esposizione consente di ammirare ottanta fazzoletti antichi che consentono di ripercorrere la storia di un manufatto molto comune, diffuso fin dalle più antiche civiltà in Occidente e Oriente, mantenendo nei secoli una singolare continuità nella forma. Un manufatto prezioso nei decori e nell’uso di tessuti estremamente sottili e fragili che negano vistosamente l’impiego pratico. Secondo i dettami delle mode, non erano nascosti nelle tasche o nelle borse, ma mostrati pubblicamente tenendoli in mano.

Nel fine settimana, continua anche la rassegna di spettacoli di burattini a cura del Consorzio dei burattinai modenesi, all’interno della mostra “Teste di legno e cuori di panna” Il “Gran Teatro dei Burattini di Luciano Pignatti” si esibirà in Museo sabato 16 novembre alle 17 con “Fagiolino terremotato” e domenica 17 alle 10,30 con “Giove Giove”. Il primo spettacolo, che ha come protagonista la famosa maschera bolognese, richiama attraverso un testo rinascimentale il terremoto del 5 giugno 1501 senza dimenticare il sisma del 2012 che ha martoriato il territorio. Lo spettacolo di domenica è invece una classicissima “sandronata” ottocentesca, in cui Brighella convince Sandrone che dal cielo piovono prosciutti. Fagiolino invece… L’ingresso a uno spettacolo singolo costa 5 Euro; gratis per bambini di età inferiore a 3 anni; abbonamento a 2 spettacoli 9 Euro.

 

SCENE EROTICHE NELLE LUCERNE DI MUTINA

Domenica 17 novembre alle 17 nella Sala Crespellani a Palazzo dei Musei incontro sugli oggetti simbolo del legame che, per i Romani, intercorreva tra l’eros e la morte

Uno studio inedito sulla circolazione di lucerne con scene erotiche nel mondo romano, ritrovate in numerosi esemplari anche nel territorio di Mutina. I modenesi lo conosceranno in anteprima (sarà poi presentato il 21 novembre alla comunità scientifica internazionale a Roma) grazie all’incontro conferenza intitolato “Lucerne con scene erotiche dalle necropoli di Modena romana: tra ritualità della morte e piacere della vita”, in programma domenica 17 novembre alle 17 alla Sala Crespellani dei Musei civici di Palazzo dei Musei in largo Porta Sant’Agostino.

Letture di testi latini sul amore e morte, recitati da Lina Velardi, accompagneranno le relazioni di Donato Labate, della Soprintendenza, e di Anna Fedele, storica dell’Antichità. Sarà Silvia Pellegrini, archeologa del Museo, a condurre il nuovo appuntamento a ingresso libero della rassegna “Autunno a Palazzo dei Musei”, organizzato dal Museo civico archeologico etnologico di Modena in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna.

In occasione dell’incontro saranno esposte le lucerne con scene erotiche della raccolta del Museo Archeologico, tra cui alcune mai esposte al pubblico.

L’archeologo e la storica descriveranno quelle lucerne, simbolo del legame che per i Romani intercorreva tra l’eros e la morte, spesso ritrovate nel corredo funebre con la funzione di accompagnare il defunto nel suo viaggio nell’oltretomba. L’incontro chiarirà anche il significato di erotismo e sessualità nel mondo romano: due aspetti della vita percepiti in modo naturale, privi dell’idea di peccato e proibizione che invece caratterizzano il pensiero moderno e contemporaneo. Scrisse ad esempio Svetonio nelle “Vite dei Cesari”, in riferimento a Tiberio: “Adornò alcune camere situate in parti diverse con immagini e statuette che riproducevano i quadri e le sculture più lascive e vi aggiunse i libri di Elefantide, perché a nessuno nell’amplesso mancasse il modello della posa che gli ordinava di prendere”.