“Siamo assolutamente certi della correttezza del nostro operato, non solo in relazione alle calunniose e intimidatorie accuse rivolteci da Hesperia Hospital ma su tutti i 17 anni di un sistema di accreditamento governato grazie ad accordi trasparenti, condivisi e sottoscritti tra le parti. Per quanto riguarda i rilievi mossi da Hesperia, mi limito a rivendicare la correttezza degli atti e a sottolineare che chi lamenta di aver subìto un danno in tutti questi anni non ha neanche sempre saturato la propria capacità produttiva”.
L’assessore regionale alle Politiche per la salute, Carlo Lusenti, a margine della conferenza stampa su obiettivi e strategie del servizio sanitario regionale svoltasi oggi a Bologna, è tornato sul “caso Hesperia” il giorno dopo la richiesta di acquisizione di documentazione da parte della Procura di Bologna, che sta indagando sulla base di una denuncia avanzata dalla casa di cura modenese nei confronti della Regione Emilia-Romagna.
“Lo ribadisco con la forza della revisione che abbiamo effettuato ancora una volta su questi atti – ha affermato Lusenti -, siamo certi e sereni di un sistema di programmazione basato su accordi chiarissimi e verificabili. La Regione non ha mai fatto alcun favoritismo, non fa alcun accordo di committenza ma definisce esclusivamente le necessità e il budget complessivi: la divisione la fanno le strutture nella sede della loro associazione, l’Aiop, in base al fabbisogno e alle capacità produttive. Chi ci accusa ne risponderà nelle sedi adeguate”.
“Per quanto riguarda l’indagine in corso, come sempre rispettiamo l’operato della magistratura e offriamo la più ampia collaborazione, certi dei nostri atti. Ci limitiamo a registrare un comportamento per noi inspiegabile da parte di Hesperia, che lamenta di aver subìto un danno ma non capiamo quale, dato che dal 2004, salvo che nel 2008, non ha prodotto quanto avrebbe potuto sulla base del budget assegnato, non saturando neanche la propria capacità produttiva nell’ambito dell’attività cardiochirurgica”.