La Giunta Comunale di Fiorano Modenese esprime la totale contrarietà all’emendamento approvato nel decreto Salva Roma che punisce gli enti locali che adottano misure contro il gioco d’azzardo, con tagli ai trasferimenti di denaro.
Il Consiglio Comunale di Fiorano già nel 2010 ha approvato un “Regolamento comunale per la disciplina degli apparecchi di trattenimento e svago, sale biliardo e sale giochi” che limitava in modo efficace l’apertura di case da gioco sul territorio ed è un impegno confermato dalla Giunta Comunale nel 2013 con l’adesione al “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”. Tanto è vero che a Fiorano nessuna sala ha aperto.
C’è evidente contraddizione tra l’emendamento approvato e la battaglia dei sindaci contro il fenomeno del gioco d’azzardo patologico, in costante e preoccupante aumento soprattutto tra le fasce più deboli e vulnerabili della società.
Ci ribelliamo a uno Stato che ci premia se rinunciamo a fare il nostro dovere civile e istituzionale di proteggere i nostri cittadini. Noi da parte nostra continueremo invece a contrastare il business del gioco d’azzardo che in Italia produce dati allarmanti: con un fatturato 100 miliardi, pari al 4% del PIL nazionale, è la 3° industria italiana; fa introitare 8 miliardi di tasse; costituisce il 12% della spesa delle famiglie italiane; rappresenta il 15% del mercato europeo del gioco d’azzardo ed il 4,4% del mercato mondiale; nel territorio vi sono 400.000 slot-machine e 6.181 locali e agenzie autorizzate, 15 milioni sono i giocatori abituali dei quali 3 milioni sono a rischio patologico e circa 800.000 sono i giocatori già patologici, con la conseguente necessità di destinare cifre considerevoli alla cura di quanti dipendono dal gioco patologico.
Chiediamo ai Parlamentari modenesi di impegnarsi, come già ha fatto il senatore Stefano Vaccari con il suo voto contrario, affinché questo emendamento non trovi applicazione.
Come Giunta aderiremo ad ogni iniziativa per combattere la lobby del gioco d’azzardo e proporremo, nel prossimo Consiglio Comunale, un documento da inviare alle massime autorità.