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A Fiorano i cittadini non devono pagare la Mini-Imu


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municipio_comune_fioranoIn risposta alle numerose telefonate che il Servizio Tributi e l’Urp stanno ricevendo, si precisa che i cittadini di Fiorano Modenese non sono soggetti al pagamento della Mini-Imu, in quanto l’Amministrazione Comunale ha mantenuto l’aliquota per la prima casa al minimo di legge del 4 per mille. E’ inoltre confermata la scadenza per il pagamento dell’ultima rata della Tares del 2013, che doveva essere pagata entro il 31 dicembre e poi, in seguito ad un provvedimento del Governo, è stato possibile posticipare al 24 gennaio prossimo.
“Capisco la confusione e lo smarrimento dei cittadini – dichiara il sindaco Claudio Pistoni – ormai abbiamo raggiunto livelli kafkiani. Non solo i cittadini devono pagare sempre più tasse, ma è sempre più complicato e difficile riuscire a capire come e quando pagarle. Così come rischiano di essere penalizzati i comuni che come Fiorano, sopportando sacrifici in termini di manutenzioni e interventi in un contesto di bilancio solido, sono riusciti a non aumentare le aliquote Imu perché hanno ritenuto che in questo momento di difficoltà la cosa più importante fosse quella di non pesare su famiglie e imprese.
Ritengo nostro dovere approvare i bilanci entro febbraio per fare in modo che i nuovi amministratori, eletti a maggio, dispongano di uno strumento di lavoro che consenta loro di avviare senza intralci la nuova legislatura, ma non abbiamo certezze di quali risorse potremo disporre.
Non riusciamo più a sopportare le ormai insostenibili incertezze che ci impediscono una programmazione coerente delle risorse. Avevamo una tassa, l’Ici, che garantiva le finanze dell’ente e rappresentava un patto con le famiglie e le imprese: noi paghiamo ma possiamo riscontrare i benefici che ne ricaviamo. Era la tassa che consentiva di mantenere le risorse al servizio della propria comunità.
E’ stata sostituita dall’ennesima imposta, sempre più statale, perché, stante le attuali condizioni, nel passaggio dall’Imu alla Tasi ci sarà una ulteriore riduzione di trasferimenti, nonostante negli ultimi due anni abbiamo già subito un calo di trasferimenti superiore ai due milioni di euro, che si aggiungono a quelli degli anni precedenti. Come Comuni siamo disposti a fare la nostra parte, ma ci diano gli strumenti e le possibilità per muoverci e svolgere il nostro ruolo”.