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Il Vescovo monsignor Camisasca in visita a Casalgrande


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casalSua Eccellenza Monsignor Massimo Camisasca, Vescovo della diocesi di Reggio Emilia e Guastalla, ha visitato questa mattina la comunità di Casalgrande in un incontro ufficiale. L’invito a recarsi nella cittadina del distretto ceramico era stato formulato recentemente da parte del sindaco Andrea Rossi, in occasione della cerimonia, all’interno della Basilica della Ghiara, per celebrare i 125 anni della presenza della scuola delle Dorotee sul nostro territorio.

Dopo l’incontro di benvenuto e saluto in sala consiliare, alla presenza della giunta e dei capigruppo, Monsignor Camisasca ha visitato il polo scolastico 0-6, fiore all’occhiello del sistema dei servizi comunali all’infanzia, che ospita il nido e la  scuola d’infanzia comunali e la scuola d’infanzia statale. Successivamente vi è stata la visita all’Istituto scolastico paritario Santa Dorotea di Casalgrande Alto. Infine, il Vescovo ha fatto visita all’azienda Casalgrande Padana: una delle imprese più all’avanguardia di tutto il distretto ceramico, che dà occupazione, nei suoi sei stabilimenti, a oltre mille addetti.

«È importante –ha dichiarato Sua Eccellenza- incontrare le persone che hanno responsabilità nei confronti della comunità, sia per onorare il loro compito, sia per dire loro che la comunità cristiana c’e, è presente e vuole lavorare per il bene delle persone, aiutatela. I luoghi oggetto della mia visita a Casalgrande sono rappresentativi dei due pilastri su cui occorre investire: l’educazione e il lavoro. Oggi soffriamo del fatto che gli investimenti sull’educazione siano stati così poco lungimiranti in questo Paese, e così si preparano grossi problemi del futuro. Mentre investire nell’educazione significa investire nel dialogo tra le generazioni e al tempo stesso rispettare l’attesa educativa delle famiglie. All’interno della scuola non si può mai disgiungere il compito informativo dal compito formativo, è impossibile informare senza formare. È quindi importante contemplare l’ipotesi culturale e l’ipotesi di vita che hanno le famiglie. E tanto più noi, responsabili pubblici e cittadini, aiuteremo in questo compito educativo, tanto più costruiremo il futuro delle nostre comunità.

Il lavoro riguarda l’essere ma anche il benessere dell’uomo, perché l’uomo che non lavoro non ha relazioni e non si esprime. Oggi tutto il nostro Paese soffre profondamente a causa della disoccupazione e  merita di trovare chi l’aiuti a superare questa difficoltà. Io sono contento di sentire che mondo delle ceramiche non solo riesca a vivere, ma riesca a rigenerarsi nonostante la crisi: quindi questo luogo, conosciuto in tutto il mondo, permette di segnalare al Paese come si può ricominciare. Vi sono molto grato per questo invito – ha concluso il Vescovo- e guardo a questo luogo come un punto importante della nostra diocesi».

Per il sindaco Andrea Rossi: «Siamo onorati per questa visita, che è la prima da parte di un Vescovo alla nostra comunità. Casalgrande si trova in uno dei luoghi più rappresentativi del made in Italy, grazie a un’industria che è riuscita a essere competitiva anche all’estero e a una popolazione laboriosa: ma è altrettanto vero che la nostra comunità, negli ultimi anni, sta soffrendo non solo a causa della pesante congiuntura economica, ma anche a causa di quella crisi culturale e di quello sfilacciamento dei rapporti sociali che fa venire meno quei valori di equità, solidarietà, fratellanza tra gli individui che in passato hanno reso questi luoghi coesi, pacifici e ospitali. Nonostante il fatto che la presenza di un volontariato forte e di un associazionismo di varia natura riesca a colmare questo vuoto, come amministrazione ci troviamo comunque ad assistere a una crisi che è senz’altro anche etica e morale.

Credo che la visita di oggi alla nostra comunità da parte del Vescovo sia stata particolarmente significativa, poiché molti cittadini, fedeli e non, vedono questa figura, di uomo di fede ma anche di cultura, come portatrice di una grande opportunità di riflessione e di svolta».