“Qualcuno forse ha scambiato il liceo classico Muratori di Modena per una sezione del Pd impegnata in un incontro di partito. Ma una scuola pubblica non è una sezione di partito e neppure un luogo di indottrinamento dei giovani: è giusto ed opportuno infatti che ogni argomento, anche il più spinoso, possa essere affrontato, ma garantendo l’illustrazione di punti di vista differenti”. Così il senatore modenese Carlo Giovanardi dopo il caso dell’incontro di Vladimir Luxuria con gli studenti di Modena, poi saltato a causa della lettera di protesta da un gruppo di genitori.
“Nel caso del liceo Muratori – sostiene Giovanardi – la censura è avvenuta da parte del Consiglio di istituto che con un solo voto di maggioranza ha imposto Vladimir Luxuria e il presidente dell’arcigay, e bocciato la presenza di qualificatissimi esponenti del mondo cattolico che avrebbero dovuto arricchire e allargare il dibattito. Hanno pertanto perfettamente ragione quei genitori e quegli studenti che contestano una assemblea unilaterale come quella prevista per il giorno 18 marzo e rivendicano nella scuola libertà di pensiero e confronto fra posizioni diverse”.
Oggi il senatore Giovanardi ha inoltrato una interpellanza al Ministro della Pubblica Istruzione.