Sono passati più o meno 7 mesi dalle elezioni e 75 giorni dalla chiusura del teatro Carani e i Sassolesi hanno forse cominciato a capire con chi abbiamo a che fare. Le promesse fatte dal PD in una campagna elettorale giocata tutta a nascondersi lanciando accuse di inefficienza alla amministrazione Caselli son rimaste solo e soltanto sulla carta. Ad oggi la triste realtà è quella di una cittadina come la nostra priva di ogni spazio di pubblico spettacolo funzionante e priva anche di una qualsiasi forma di cinema tanto promessa. Ho atteso prima di scrivere e nemmeno poco, ma l’attesa ora deve finire. Giudico il silenzio della Giunta e dell’Assessorato in materia a dir poco imbarazzante e l’immobilismo inspiegabile. Le uniche a dover decidere e in fretta su come organizzarsi sono state le scuole e le associazioni di volontariato e culturali della Città, private ormai da troppo tempo di un contenitore adeguato. Mi permetto di ricordare che la Giunta della quale ho fatto parte riuscì addirittura a non sospendere nemmeno uno spettacolo e a non privare di un palcoscenico adeguato nessuna iniziativa pubblica o privata anche a ridosso del tremendo sisma che colpì la nostra regione. Con orgoglio ci impegnammo a realizzare una arena spettacoli all’aperto per sopperire alla chiusura del teatro cittadino imposta per motivi di sicurezza. Senza dimenticare che ad oggi chi scrive è il primo e solo Amministratore ad aver riacceso in Città il grande spettacolo del Cinema con l’arena estiva del parco Vistarino. Oltre alle nostre interrogazioni in sede politica sui costi e sulle procedure di affido per le operazioni di accertamento che ad oggi e a tempo assolutamente scaduto ancora non danno risposta alcuna, vogliamo come gruppo consiliare e sopratutto come cittadini che hanno a cuore la vita culturale di Sassuolo richiamare con forza questa amministrazione ad una assunzione reale di responsabilità per i ritardi e per il totale fallimento della gestione in ambito culturale fino a qui.