“Stop grandi opere inutili, subito investimenti per rendere efficiente la linee ferroviarie locali e rinnovare il trasporto pubblico regionale. Rimuovere vertici Tper”.
Premesso che
sono ormai noti a tutti, anche per la giusta rilevanza data dai media a simili accadimenti, i forti disagi che subiscono i passeggeri della linea ferroviaria Reggio Emilia – Sassuolo a causa della notevole inefficienza del servizio ferroviario su questo tratto;in una nota congiunta, amministratori locali di Reggio Emilia, Castellarano, Casalgrande, Scandiano e Sassuolo parlano di livelli insostenibili di disagio;
-la linea ferroviaria Reggio Emilia – Sassuolo sembra non essere in grado di reggere contemporaneamente sia il traffico passeggeri, sia quello merci, anch’esso ormai critico, nonostante le rassicurazioni da parte dei vertici di Tper;
-negli anni per far diminuire, solo sulla carta, i ritardi dei treni passeggeri, sono stati aumentati i tempi di percorrenza ma, anche adottando questo sotterfugio di allungamento dei tempi, non si è risolto il problema;
-gli utenti lamentano che sulla linea si utilizza materiale rotabile decisamente assai vetusto, le stazioni non sono presenziate, i tabelloni orari non sono aggiornati e le informazioni da ultimo un guasto al treno 874, tra le località Bosco e Pratissolo, ha provocato, il giorno 9 del corrente mese, ritardi e disagi per i quali Tper, il gestore della tratta, non è riuscita a far altro che scusarsi a posteriori con i passeggeri;
considerato che
-è paradossale che nel territorio regionale mentre cresce il numero dei pendolari che usufruiscono delle ferrovie locali e si aumentano le tariffe (+16%), contemporaneamente aumentino i tagli al servizio e l’inefficienza in generale ed i tempi di percorrenza negli stessi
-nell’ultimo quindicennio i finanziamenti da parte dei Governi che si sono via via succeduti, attraverso la Legge Obiettivo ed il Piano Infrastrutture, hanno premiato per il 66% gli investimenti in strade e autostrade e, comunque, le grandi opere, con il recente Sblocca Italia sono state stanziate ingenti somme per nuove autostrade, come la E55 lungo la costa la Regione Emilia-Romagna sta investendo 180 milioni di risorse pubbliche per la realizzazione di un’autostrada regionale come la Cispadana mentre si ignorano opere di grande utilità come le linee ferroviarie interne e i SFM che richiederebbero modesti impegni finanziari ed avrebbero notevoli ricadute positive anche sul versante ambientale;
-vengono così costantemente privilegiate le grandi opere faraoniche e rimangono sulla carta invece le vere priorità del trasporto pendolare, che incidono sulle reali esigenze del territorio, come quelle dei cittadini che si spostano in treno tutti i giorni;
-nei momenti di crisi economica i migliori investimenti sono i piccoli e medi interventi di manutenzione del territorio, in particolare gli investimento infrastrutturali come leva per rilanciare l’economia locale e al tempo stesso per migliorare l’efficienza e la competitività del
Interrogano la Giunta regionale e l’Assessore competente per sapere
- se non ritengano opportuno di dirottare gli ingenti investimenti in grandi opere, di dubbia
utilità, sul trasposto ferroviario locale che altrimenti andrà sempre più allo sbando e che invece potrebbe rappresentare una ottima alternativa a basso costo e basso impatto ambientale per la mobilità;
- se non ritenga opportuno provvedere con immediatezza ad un “piano straordinario di interventi”, che preveda azioni per rinnovare il parco rotabile e per potenziare e rendere più moderna la rete ferroviaria regionale, mediante la completa elettrificazione delle linee, il miglioramento dell’accessibilità e delle condizioni funzionali di interconnessione delle stazioni, l’eliminazione di passaggi a livello e la messa in sicurezza della rete, l’acquisizione di nuovi treni locali, all’aggiornamento delle carrozze, e dov’è possibile all’ampliamento dei percorsi arrivando allo sdoppiamento dei binari e all’aumento della frequenza delle corse;
- se non ritengano opportuno individuare da subito soluzioni affinché si possano assicurare, ai
pendolari di questa linea ferroviaria Reggio Emilia – Sassuolo, i servizi cui hanno diritto, oggi
- se non ritengano opportuno, alla luce dei risultati deludenti, valutare un rinnovamento
radicale dei vertici aziendali di Tper.
Gian Luca Sassi
Giulia Gibertoni
consiglieri regionale
Movimento 5 Stelle
Emilia-Romagna