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Il 21 e 28 ottobre a Spilamberto la rassegna “Il confine che non c’è: Bolognesi – Modenesi uniti nelle terre di mezzo”


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Il Comune di Spilamberto aderisce alla rassegna di studi, conferenze, mostre e ricerche dal titolo “Il confine che non c’è: Bolognesi – Modenesi uniti nelle terre di mezzo”. Il tema affrontato nel 2015 è “Bizantini e Longobardi: culture e territorio in una secolare tradizione”. La direzione scientifica dell’iniziativa è dell’Archivio di Stato di Modena. La rassegna è iniziata a Modena il 21 febbraio e terminerà il prossimo dicembre a Nonantola, percorrendo diverse tappe fra i Comuni e gli enti aderenti e coinvolti. Oltre a Spilamberto, infatti, partecipano i Comuni di Nonantola, Sant’Agata Bolognese e S. Giovanni in Persiceto, l’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, il Consorzio dei Partecipanti di S. Giovanni in Persiceto, la Partecipanza Agraria di Sant’Agata Bolognese e la Partecipanza Agraria di Nonantola. L’iniziativa, vede la collaborazione di Italia Nostra sezione di Modena e Spilamberto e della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna. A Spilamberto si prevedono due conferenze il 21 e 28 ottobre 2015.

Mercoledì 21 ottobre, alle 20.30, allo Spazio Eventi L. Famigli, Paolo de Vingo, dell’Università di Torino, parlerà di “Conquista, stabilizzazione e costruzione del potere in Emilia Romagna attraverso la necropoli longobarda di Spilamberto”; illustrando gli esiti delle nuove indagini sugli oggetti simbolo del potere rinvenuti nella necropoli longobarda di Ponte del Rio a Spilamberto, che permettono di interpretare con maggiori dati, la conquista, stabilizzazione e costruzione del potere longobardo in Emilia Romagna.

I reperti continuano a destare l’interesse di studiosi ed istituti di ricerca internazionali e di oltreoceano.

L’iniziativa, oltre che rendere pubblici dati inediti di valore scientifico, intende rilanciare l’interesse per questo “tesoro” per il quale l’Amministrazione comunale di Spilamberto sta mettendo a punto un progetto per la loro esposizione al pubblico. A questo proposito, si è svolto recentemente a Spilamberto un incontro con il Soprintendente ai Beni Archeologici dell’Emilia Romana, Luigi Malnati.

Altro appuntamento è mercoledì 28 ottobre, sempre alle 20.30, allo Spazio Eventi L Famigli. Gianluca Bottazzi, dell’Università di Parma, illustrerà come la presenza di un confine  e l’antica viabilità lungo le rive del Panaro abbiano favorito gli scambi economici e culturali tra Bizantini e Longobardi.