“Il gruppo consiliare del Movimento Stelle di Fiorano nella attività di verifica e controllo sull’operato della amministrazione, al fine di promuovere il rispetto della legalità, ha iniziato istruttoria su di una costruzione, il 26 giugno del 2015. [Collegamento al documento]
La costruzione oggetto della indagine amministrativa riguarda la trasformazione della tribuna della campo di calcio “G. Ferrari” in piazza dei Ciliegi a Fiorano, di proprietà comunale che è data in gestione ad una società sportiva. [Collegamento al documento]
Nonostante le disposizioni legislative, e giurisprudenza consolidata, prescrivano per gli atti di indagine e verifica e controllo dei consiglieri il termine perentorio di evasione entro i 30 giorni dalla richiesta di accesso atti avanzate alla amministrazione (art. 43 e dall’art. 10 comma 2 del D. Lgs. 267/2000 e degli artt. 12 e 21 del vigente Regolamento del Consiglio Comunale), gli uffici preposti NON hanno dato seguito alla richiesta nei tempi stabiliti.
Si è dovuto quindi sollecitare l’evasione, con conseguente aggravio del lavoro di altri uffici,
prima tramite il Segretario Comunale nell’ottobre 2015 [Collegamento al documento]
poi al Prefetto di Modena nel novembre 2015 [Collegamento al documento]
quindi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Commissione per l’accesso agli atti nel dicembre 2015 [Collegamento al documento]
Per ottenere, ben dopo 188 giorni, a far tempo da giugno la risposta dalla amministrazione ad una legittima richiesta consigliare [Collegamento al documento] dove si conferma nella sostanza l’abusività della struttura, senza tuttavia fornire ancora i documenti richiesti.
La prima osservazione è quindi legata a questo ritardo nella consegna dei documenti, nonostante le legittime istanze. Inutile appellarsi al Segretario Comunale, inutile appellarsi al Prefetto, inutile appellarsi anche alla “Commissione di accesso atti presso la presidenza del consiglio”.
Siamo alla ammissione di abuso perpetrato nuovamente in una struttura pubblica, ma ancora attendiamo i documenti che mettano in luce chi e come abbia commesso il reato – documenti ancora inspiegabilmente procrastinati dagli uffici competenti.
Si legge nella nota inviata [Collegamento al documento] che i documenti richiesti sono disponibili negli uffici, cosa che costituisce ancora una volta abuso da parte della amministrazione.
Essendo questa pratica di invitare i legittimi richiedenti presso gli uffici al fine di prendere atto autonomamente dei documenti richiesti espressamente vietata dal artt. 3 , 3bis, 47 e 65 del D.Lgs. 82-2005 Legge “Codice dell’Amministrazione Digitale”.
Abuso per il quale si è proposta diffida agli uffici responsabili [Collegamento al documento].
Il contratto di gestione in vigore al momento del compimento del reato di abuso edilizio, presumibilmente nel 2013. recita all’art.7 il divieto di apportare modifiche alle strutture senza la preventivo consenso scritto della amministrazione. Legittimamente ci domandiamo se anche la amministrazione era a conoscenza quindi dell’abuso. [Collegamento al documento]
Se lo scopo è quello di comprimere il diritto del consigliere di avere accesso alle informazioni, le omissioni testé descritte evidenziano questo proposito. Nell’ente comunale e negli uffici manca oggettivamente l’intenzione di agire in ragione di trasparenza e ossequio alle disposizioni legali vigenti”.
(Movimento 5 Stelle Fiorano Modenese)