Stamane, nel corso di una conferenza stampa alla presenza dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sassuolo, Antonella Vivi, l’Emporio della Solidarietà Il Melograno ha presentato i dati 2015.
“Da questa presentazione di dati come Emporio della Solidarietà ci teniamo a fare emergere alcuni punti fondamentali in modo che la nostra restituzione alla cittadinanza non sia una semplice comunicazione di numeri ma possa essere una condivisione di una esperienza che sta portando eccellenti frutti a livello di qualità della relazione e di promozione umana – spiegano i referenti dell’Emporio -.
Il primo dato che salta agli occhi scorrendo la tabella è quello relativo ai turni di apertura del market che riporta 191 giorni. Questo numero è reso possibile grazie al cuore, alla disponibilità di tempo, di competenze, di risorse, di amore per la vita di circa 80 volontari che si occupano di tutti i settori necessari per la buona riuscita del progetto in tutte le sue articolazioni del market e del settore più culturale ed educativo.
Il totale dei prodotti distribuiti durante tutto l’arco dell’anno alle famiglie, 135104 unità, attesta che è stato fatto un buon lavoro fino ad ora a livello di raccolta, recupero alimentare e di sensibilizzazione sul territorio verso la grande distribuzione, la cittadinanza e i possibili donatori di alimenti, di beni e di denaro. Tante strategie dovranno ancora essere messe in campo al fine di creare nella cittadinanza e nelle nuove generazioni una sempre maggiore sensibilità e attenzione verso chi si trova ai margini della società o in condizioni di disagio e di difficoltà sul nostro territorio.
Il numero delle famiglie registrate ha raggiunto quota 239 e mette in luce l’obiettivo primario del progetto sin dal suo concepimento, vale a dire il lavoro di sinergia e di unione sul territorio. Essere progetto di comunità significa coinvolgere tutte le realtà e le entità che sul territorio possono e desiderano dare il proprio apporto secondo la peculiarità e la specificità di ognuno. Inoltre questo dato ci colloca in una collaborazione davvero efficace tra i tre Centri di Ascolto Caritas di Sassuolo, i Servizi sociali del Comune di Sassuolo (le quattro realtà che fanno parte della Commissione di valutazione dell’Emporio), le associazioni e le istituzioni che in città operavano la distribuzione alimentare e altre entità collaterali ma non meno importanti che offrono il loro sostegno in vari modi e secondo le loro singole caratteristiche di azione. Questa modalità operativa, che si sviluppa su un livello cittadino, ha permesso alle associazioni e alle realtà che già erano attive a contatto con il disagio sociale di conoscersi, di prendersi le misure e di collaborare e creare unione per fornire un servizio più efficiente, equo, giusto e meno dispersivo di energie e di risorse.
Il numero delle famiglie attualmente attive, che ammonta a 182 unità, ci fa riflettere sulla turnazione degli utenti e quindi sul fatto che il periodo in cui una famiglia può accedere all’Emporio ha un inizio e una fine, è un progetto cha ha come scopo quello di dare un accompagnamento temporaneo, un sostegno collaterale più su un ambito di relazione e di cura educativa più che sulla questione alimentare che vediamo come accessoria e marginale per la maggioranza degli utenti che attualmente l’Emporio ha in carico. Le persone e le famiglie che vengono accolte all’interno del progetto – conclude – l’Emporio della Solidarietà Il Melograno – hanno l’opportunità di vivere un ambiente di relazioni amicali, un luogo in cui si cerca di parlare il linguaggio dell’accoglienza e della promozione umana, un sistema che possa ridare vita e vigore a situazioni familiari spesso faticose o attraversate dalla sterilità della solitudine”.
L’ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI ANTONELLA VIVI COMMENTA I DATI
Fare un’azione di sviluppo di comunità vuol dire promuovere, sostenere, governare processi di cambiamento attraverso percorsi di collaborazione, favorendo condizioni ambientali, incentivando lo sviluppo delle competenze soggettive e l’impiego di strumenti che facilitino la collaborazione.
Portare avanti un progetto di comunità quale è l’Emporio, non è per nulla scontato.
Partire dal basso nella progettazione, lavorare per tenere sempre una rete di soggetti che cercano nella collaborazione di arrivare ad un obbiettivo comune, questa è la ricchezza del progetto Emporio.
Ciò a cui vorrei dare attenzione è il percorso che ha portato ai risultati di oggi, anni di incontri, un grosso lavoro di condivisione, cercando di concentrarsi tutti sui significati condivisi, limando differenze e peculiarità.
Tutte le realtà del territorio di Sassuolo (Croce Rossa, Caritas, Meridiana Solidarietà, Forum Ute ecc) che facevano sostegno alimentare hanno condiviso questo percorso e data vita ad un unico spazio di distribuzione.
La ricchezza dell’emporio della solidarietà il Melograno è proprio il percorso che ha portato alla sua nascita.
Innegabile è il grosso ruolo di coordinamento ed accompagnamento che la Caritas Vicariale ha dato a questo percorso, mettendo sempre al primo posto la relazione tra le persone, l’unicità di ciascuno sia come partner del progetto che come cittadino fragile. A sostegno delle azioni svolte, il centro servizi per il volontariato ha offerto i suoi interventi più peculiari: formazione per i volontari, sostegno nelle attività di promozione del progetto e nelle inziative culturali.
L’amministrazione ha creduto nella validità del progetto, nell’ innovazione che esso porta al territorio. Ha sostenuto ad ogni tappa il cammino fatto con l’apporto di personale dipendente, il luogo fisico in cui è stato aperto l’emporio e un sostegno economico alla gestione sperimentale lo scorso anno.
Oggi possiamo dire che il desiderio di dare dignità alle fasce più deboli della nostra città (obbiettivo che ha da sempre animato il lavoro dei volontari coinvolti) ed è ancora tra le priorità, ha raggiunto una sua concretezza.
Questo percorso potremmo cosiderarlo come apripista, esperimento di buone prassi che ha gettato le basi per lavorare sul territorio in modo congiunto e condiviso.
Auspico che nello stesso modo, possiamo continuare a operare per dare vita ad altri interventi di solidarietà che promuovano il benessere della comunità partendo proprio da essa.