Home Modena Venerdì, presso la Casa Circondariale di Modena: “Antigone. Variazioni sul mito”

Venerdì, presso la Casa Circondariale di Modena: “Antigone. Variazioni sul mito”

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ChiaraFerrinUn nuovo spettacolo all’interno del carcere, aperto per l’occasione al pubblico esterno, un nuovo capitolo dell’indagine artistica realizzata dal Teatro dei Venti. “Antigone. Variazioni sul mito” andrà in scena venerdì 15 aprile alle ore 17.30 (ingresso riservato al pubblico già autorizzato), presso la Casa Circondariale di Modena e vedrà sullo stesso palco detenuti e attori della compagnia. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro dei Venti con il sostegno della Regione Emilia Romagna e con il contributo del Comune di Modena. All’interno de Il lavoro di quest’anno si è concentrato sull’Antigone, il classico di Sofocle che affronta il contrasto tra  la legge e la “pietas” umana, tra l’autorità maschile e la sensibilità femminile. L’eroina che da sepoltura al fratello morto, si è resa colpevole di una doppia ribellione: ha sfidato l’imposizione della legge e le consuetudini che relegavano le donne fuori dalla dimensione politica.

 

“L’esperienza del teatro non è nuova all’interno degli istituti penitenziari ed  al Sant’Anna – dice la Direttrice del Carcere, dott.sa Rosa Alba Casella – si è deciso di coinvolgere nell’attività un gruppo di detenuti sex offenders,  per stimolare processi di immedesimazione e riconoscimento dell’altro in soggetti che spesso risultano poco empatici e poco disponibili alla rielaborazione del fatto reato. Anche per tale tipologia di detenuti Il teatro  rappresenta un ulteriore strumento di cambiamento ed occasione per riscoprire parti funzionali di sé”.

“Il testo di Sofocle è stato il pretesto per poter avviare una ricerca artistica all’interno del carcere e questo che presentiamo ne è il primo esito aperto al pubblico – dice il regista Stefano Tè. La complessità della tragedia incontra la potenza del corpo recluso, in una messa in scena sobria e nel rispetto della drammaturgia originale. L’opera è infatti rappresentata quasi nella sua interezza e i detenuti/attori mostrano, con la dedizione necessaria, di saper affrontare questo primo progetto artistico con il giusto grado di consapevolezza e professionalità”.

Altri due appuntamenti con il Teatro in Carcere sono previsti all’interno del Festival Trasparenze (invio dati e prenotazioni entro il 20 aprile) con gli spettacoli “La prossima stagione” con Michele Santeramo, prodotto dalla Fondazione Teatro della Toscana (5 maggio) e “Emigranti Exprèss” con Mario Perrotta (6 maggio).

 

L’attività del Teatro dei Venti in carcere.
La compagnia lavora all’interno del Carcere di Modena dal settembre 2014  nella sezione Sex Offenders e nella sezione femminile. Questi laboratori si affiancano a quelli che tiene dal 2006 presso la Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia e sono un’officina creativa dove i detenuti hanno l’opportunità di sperimentare diverse forme di comunicazione artistica.  Il risultato del percorso confluisce sempre nella messa in scena di uno spettacolo aperto al pubblico, dentro e fuori le mura carcerarie. Nel 2007 lo spettacolo Frammenti è stato presentato alla finale del Premio Scenario/Ustica. Nel 2011 ha debuttato lo spettacolo “Attraverso Caligola”, nel 2013 “Sette contro Tebe” e nel gennaio 2016 ha visto la luce “Angeli e Demoni”, nato da un articolato progetto che ha visto insieme detenuti, allievi e attori in un lavoro sulla Gerusalemme Liberata del Tasso, sviluppato nel corso di una serie di residenze fuori dalle mura carcerarie. I laboratori permanenti in Carcere, tenuti da Stefano Tè e Oksana Casolari, sono officine creative dove i detenuti hanno l’opportunità di sperimentare diverse forme di comunicazione artistica in un contesto pedagogico di auto-formazione e di crescita individuale e collettiva.