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A Castelnovo Monti un grande incontro europeo per celebrare il 25 aprile


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Quest’anno avrà un taglio fortemente europeista il calendario di eventi che il Comune di Castelnovo ha allestito per celebrare il 25 aprile, in collaborazione con le Associazioni Partigiane, Combattentistiche e dei Deportati, e l’Unione montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano. Ai tradizionali organizzatori quest’anno si è unito anche il Comitato Gemellaggi di Castelnovo, e nell’occasione del 25 aprile saranno celebrati il 71° della Liberazione, il 68° della Costituzione e il 72° della Lotta di Liberazione. Celebrazioni che intendono ricordare come dalle ceneri di quell’immane conflitto iniziò lentamente a nascere un clima nuovo di collaborazioni internazionali, sfociate poi nell’Unione Europea. Per questo il titolo dato alle celebrazioni di quest’anno è “Francia, Germania, Italia: Liberi Cittadini d’Europa”, e in occasione del 25 aprile arriveranno a Castelnovo delegazioni da Kahla, dove numerosi castelnovesi e montanari furono deportati, e diversi non fecero più ritorno; Illingen, il comune del Baden-Württemberg, vicino a Stoccarda con cui Castelnovo è gemellato dal 2003; Voreppe, comune francese vicino a Grenoble, gemellato con il paese appenninico dal 1995.

Il programma del 25 aprile è stato costruito anche in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Castelnovo Monti e gli Istituti superiori Cattaneo – Dall’Aglio e Nelson Mandela. La giornata della Liberazione prevede al mattino, alle 9.15 in piazza Peretti il ritrovo e il corteo per le strade del paese con deposizione ai monumenti ed ai luoghi significativi di quei terribili anni: il Teatro Bismantova, dove furono imprigionati gli uomini dell’Appennino prima di essere deportati a Kahla, il monumento ai Caduti di Monte Bagnolo, il Monumento alla Partigiana opera di Giorgio Benevelli, il Monumento al Deportato, la Pietra d’Inciampo di via Primo Maggio che ricorda il deportato e morto a Kahla Francesco Toschi, per poi fare ritorno in piazza Peretti. Delegazioni partigiane porteranno omaggi floreali ai cippi di Sparavalle, Tavernelle, al Peep Pieve, a Villaberza e a Gombio, il tutto con l’accompagnamento della Banda Musicale di Felina.

Alle 10 ci sarà il saluto del Sindaco Enrico Bini, poi le orazioni del Presidente dell’Associazione Vittime di guerra di Illingen Martin Schöneck, del Sindaco di Voreppe Luc Rèmond, del Sindaco di Kahla Claudia Nissen-Roth. Poi, a seguire, le testimonianze sul Viaggio della Memoria a cura degli studenti degli Istituti Cattaneo – Dall’Aglio e Nelson Mandela, e la consegna della Costituzione ai neomaggiorenni da parte dei Partigiani e delle Autorità. Poi dalle 12 ci si sposterà a Felina, con il ritrovo in Piazza della Resistenza, la formazione del Corteo e la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti, e dalle 13 al Parco Tegge il Pranzo sociale della Liberazione organizzato dalle Associazioni Partigiane (prenotazioni tel. 329 8440500, 20 euro a persona). Sempre a Felina dal pomeriggio è in programma anche il 25 Aprile in Strada, lungo via Kennedy con mercatini, stand, spazi per bambini, installazioni artistiche a tema, immagini, musica live e dj set, a cura di diverse associazioni ed esercizi felinesi. Le delegazioni di Kahla, Illingen e Voreppe saranno ospiti a Castelnovo per alcuni giorni, dal 23 al 27 aprile, e parteciperanno anche ad altri momenti di incontro e conoscenza reciproca, di conoscenza storica e del territorio.

Sul programma di quest’anno spiegano il vice Sindaco Emanuele Ferrari e l’Assessore ai Gemellaggi Sara Manfredini:  “Questo 25 aprile nasce da lontano. Dal viaggio della memoria a Kahla del dicembre scorso, con la partecipazione delle classi terze della scuola secondaria di primo grado di Castelnovo Monti e Felina. In quell’occasione abbiamo invitato il sindaco di Kahla, e la sua risposta affermativa immediata ci ha permesso di pensare e costruire questa festa della Liberazione dedicata all’incontro tra i popoli dell’Europa. Anche la consegna delle Costituzioni ha così un preciso significato: consegniamo ai giovani diciottenni il nostro e il loro futuro, in nome di quei valori che fondano la cittadinanza. Come libertà, uguaglianza e fratellanza, che oggi si devono declinare in una grammatica nuova dell’ospitalità, della differenza, di autentica comunione”.