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Guastalla, maltratta moglie e figli: denuncia, allontanamento da casa e divieto di avvicinamento


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Scalza, in lacrime, con un occhio gonfio, con un figlio al seguito ed altro in braccio ha suonato alla caserma dei carabinieri venendo subito condotta – a mezzo ambulanza – all’Ospedale di Guastalla per le evidenti lesioni che riportava al volto conseguenti alle percosse subite dal marito. Una prognosi di 30 giorni per la frattura dell’osso mascellare sinistro in esito di maltrattamento familiare. Un episodio non isolato, quello risalente a fine dello scorso mese di giungo, in quanto le investigazioni dei carabinieri hanno rivelato che donna e figli erano da tempo sottoposti a continui maltrattamenti. Gravi e inauditi episodi di violenza per i quali, al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla compagnia di Guastalla hanno denunciato alla Procura reggiana un 30enne pakistano residente nella bassa reggiana accusato dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

Il sostituto titolare dell’inchiesta, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura coercitiva dell’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alle vittime. Provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai Carabinieri della compagnia di Guastalla che avevano denunciato l’uomo.

Pesanti come un macigno le accuse mosse all’uomo, che dal 2016 e sino all’episodio del giugno scorso che ha portato al collocamento in struttura protetta della famiglia, ha sottoposto a costanti vessazioni fisiche e morali la moglie e i due figlioletti, insultando costantemente la donna, privandola della libertà di uscire da sola, di munirsi di un cellulare, di parlare  telefonicamente con i familiari in Pakistan se non in presenza del marito, pretendendo la presenza dei genitori per controllare la moglie in sua assenza, sferrandole pugni al volto, schiaffi trascinandola per i capelli, stringendole il colo fino a farle quasi perdere i sensi, calciandole la schiena. Violenza commesse anche davanti ai due figlioletti che non venivano risparmiati.  L’episodio che ha fatto trovare il coraggio alla donna di fuggire da casa e rivolgersi ai carabinieri alla fine dello scorso mese di giungo quando l’uomo le ha sferrato un violento pungo all’occhio facendola cadere a terra (sbatteva la faccia sula lavatrice) nonostante la donna avesse in braccio ilo figlioletto che cadeva a terra procurando anche lui lesioni. Dopo l’episodio la poveretta è fuggita da casa scalza in lacrime con i suoi due figli chiedendo aiuto ai carabinieri. Gravi episodi quelli denunciati dalla donna che riscontati dai militari in forza alla compagnia di Guastalla che hanno condotto le indagini hanno visto la Procura reggiana richiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia il citato provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai Carabinieri che hanno posto fine alle violenze dell’uomo.