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“Giovedì di luglio”: l’assessore Malagoli risponde ai consiglieri PD


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“In che tempi e modi è stato realizzato il programma dei giovedì di Luglio? Quali le modalità di co-progettazione e condivisione con il Comitato Commercianti del Centro Storico? Quali le misure previste a fronte del contenimento degli assembramenti Dpcm e ordinanze regionali previste? Quando verrà comunicato il programma alla cittadinanza?”

Erano queste le domande contenute nell’interrogazione presentata ieri sera in Consiglio Comunale a firma dei consiglieri Lenzotti, Savigni e Capitani del Partito Democratico, a cui ha risposto l’Assessore alle Attività Produttive e Turismo Massimo Malagoli.

“Siamo tutti preoccupati per questo virus che sta condizionando le nostre vite. Il dolore per le persone che si sono ammalate e per quelle che sono morte fa ormai parte della nostra esistenza. Potrà sembrare strano iniziare la risposta all’interrogazione con questo pensiero, ma vogliamo andare avanti in modo sensibile e consapevole.

Fino a poche settimane fa non sapevamo quali sarebbero stati gli impatti delle normative riguardo la protezione dal Covid 19 sull’organizzazione delle attività a cui eravamo abituati.

I Giovedì di luglio rientrano fra queste.

In 15 giorni abbiamo organizzato il periodo estivo sassolese con un cartellone e programmi di tutto rispetto.

Si 15 giorni perché l’Ordinanza Regionale che regola con un decreto le manifestazioni fieristiche con qualifica locale ed eventi assimilabili secondo le disposizioni dettate dalle Linee guida regionali, è entrato in vigore il 15 giugno 2020.

Ora sappiamo che si possono fare i mercati, si possono fare gli spettacoli, si possono aprire i negozi di sera, con le modalità però imposte dal

“distanziamento sociale”: gli accessi devono essere regolati, occorre garantire il rispetto di un metro tra una persona e l’altra, le persone devono tenere le mani igienizzante e portare le mascherine come precauzione nel momento in cui la distanza non possa essere garantita.

E’ per tutti difficile anche solo ipotizzare un Giovedì di luglio come da tradizione.

E’ vero che stiamo assistendo in queste settimane ad un “benefico” affollamento della nostra città. Le persone, dopo la chiusura e la disciplina, hanno desiderio di riprendere ciò che era stato loro sottratto e, soprattutto tra i giovani, stanno frequentando con assiduità le vie e le piazze della città.

Un conto, però, è la ripresa della vita sociale reale (dopo un periodo in cui era possibile solo quella virtuale), un altro è che il Comune di Sassuolo, o il Comitato dei commercianti del centro storico, si faccia promotore di iniziative che possono mettere a rischio la salute dei cittadini.

Il rischio non è all’interno delle singole iniziative, ma negli assembramenti che si possono creare all’esterno.

Per questo motivo l’Amministrazione ha deciso di non autorizzare alcun pubblico spettacolo o mercato o mercatini dell’ingegno o altri eventi analoghi nell’ambito dei Giovedì di luglio.

I Giovedì, per questa edizione, torneranno ad essere quello che erano stati alla loro origine: un puro evento commerciale.

I negozi che vorranno potranno aprire, i pubblici esercizi potranno proporre le loro “cene sotto le stelle”. Il commercio Sassolese ne uscirà danneggiato dai Giovedì di luglio senza eventi? E’ possibile, ma crediamo di no; e comunque la salute delle persone è in assoluto preminente su tutto.

Per questo motivo l’Amministrazione favorirà l’uscita dei commercianti verso l’esterno col “fronte vetrina”. Attraverso un’ordinanza sindacale i negozianti in sede fissa potranno occupare senza spese il suolo pubblico di fronte alla loro vetrina. Questa è una misura incentivante e al tempo stesso attenta alla situazione che stiamo vivendo.

Si farà una campagna social e radio a favore del commercio.

Il programma è semplice: negozi aperti e cene sotto le stelle. Questo è quanto è stato comunicato, ideato e condiviso insieme al Comitato dei commercianti del centro storico di Sassuolo.

Per quanto riguarda le possibilità di assembramenti saranno in servizio Polizia Locale e Volontari per la sicurezza. Alla fine i cittadini avranno vissuto un’esperienza peggiore, i commercianti e gli esercenti avranno lavorato meno? Vedremo. L’importante è che continuiamo tutti a ricordarci l’esperienza da cui stiamo cercando di uscire. Non basta un’ordinanza regionale per far finta che nulla sia successo.

Il buon senso e un approccio coscienzioso alle attività sono secondo me, al momento, i comportamenti più saggi e appropriati da tenere”.