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CTSS, oltre 76 milioni per la non autosufficienza: via libera al riparto nel territorio modenese


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Foto di truthseeker08 da Pixabay

L’emergenza Covid-19 ha comportato un rafforzamento degli interventi a sostegno della domiciliarità degli anziani non autosufficienti, delle famiglie  e dei caregiver, attraverso attività in grado di compensare la riduzione dell’accoglienza nei centri diurni a causa dei protocolli di sicurezza sanitaria.

Per finanziare questi servizi, Comuni e Ausl utilizzano le risorse del Fondo regionale per la non autosufficienza che nel 2020 per il territorio modenese prevede risorse per oltre 67 milioni di euro: 46 milioni e 300 mila euro per l’assistenza agli anziani, 17 milioni per i servizi dedicati ai disabili a cui si aggiunge un milione e 590 mila euro per le gravissime disabilità come la sla e una quota di due milioni e 400 mila euro per gestioni particolari degli enti locali.

La Conferenza territoriale sociale e sanitaria della provincia di Modena ha approvato, nei giorni scorsi, la ripartizione per distretto, confermando le percentuali del 2019.

«L’emergenza Covid-19 – ha sottolineato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Conferenza – sta mettendo a dura prova un intero sistema di assistenza rivolto agli anziani e alle persone disabili che con queste risorse fondamentali intendiamo sostenere e rafforzare, potenziando la rete di assistenza e con una più forte integrazione tra sanità e sociale,  perché la lotta all’epidemia si combatte non solo negli ospedali ma anche sul territorio, come l’esperienza di questi mesi durissimi ci ha insegnato».

Le risorse sono così ripartite: oltre  19 milioni per Modena, nove milioni e 800 mila euro per il distretto di Carpi, dieci milioni e 200 mila euro per quello di Sassuolo, otto milioni e 700 mila euro per Mirandola, otto milioni e 600 mila euro per Vignola, sei milioni per Castelfranco Emilia e quattro milioni e 400 mila euro per Pavullo.

A queste risorse si aggiungono quelle del fondo nazionale finanziato dallo Stato che per Modena ammontano a oltre otto milioni di euro per un totale di 76 milioni di euro disponibili e quelle del fondo del “Dopo di noi” e quello rivolto ai caregiver.

 

Sostegno alle famiglie i fondi per i caregiver e del “dopo di noi”

Alle risorse per la non autosufficienza si aggiungono quelle del Fondo caregiver, per il territorio modenese pari a oltre un milione di euro, destinato a sostenere i servizi delle persone che assistono i propri congiunti a domicilio.

Come ha spiegato nella Conferenza sanitaria Federica Rolli, direttrice socio-sanitaria dell’Ausl, il fondo finanzia interventi personalizzati, flessibili, tempestivi con tipologie uniformi di servizio e risposta, offrendo ai caregiver percorsi e riferimenti anche tramite il portale web; previste anche iniziative formative e informative.

La Regione distribuisce, inoltre,  i contributi previsti dalla legge del “Dopo di noi” (664 mila euro per la provincia di Modena quest’anno) che ha l’obiettivo di favorire l’autonomia e la permanenza nelle proprie abitazioni delle persone non autosufficienti, quando viene a mancare l’assistenza della famiglia e quelle del nuovo fondo regionale di sostegno per le strutture semiresidenziali per disabili che permetteranno di sostenere i gestori per le spese sostenute nella ripartenza dei centri post lockdown.