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Consiglio comunale: la risposta all’interrogazione sugli alloggi ERP


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Foto di Schluesseldienst da Pixabay

La prima interrogazione discussa nel corso del Consiglio Comunale di ieri sera era a firma dei consiglieri Serena Lenzotti, Maria Savigni e Vittorio Capitani del Partito Democratico, avente ad oggetto “Interventi di riqualificazione degli edifici Erp del Comune di Sassuolo a seguito delle agevolazioni da decreto legge n.34/2020, convertito in legge n.77/2020”.

“Considerato che – si legge nell’interrogazione – la gestione manutentiva degli edifici Erp è data in concessione ad Acer Modena, il quale ha la conoscenza storica dello stato degli alloggi e degli edifici e ne cura le manutenzioni ordinarie e straordinarie, si interrogano il Sindaco e l’Assessore competente per sapere: quanti edifici di proprietà con appartamenti Erp possiede il Comune di Sassuolo? quanti di questi edifici sono a totale proprietà pubblica? E quanti di proprietà mista? Quali sono gli interventi previsti negli edifici Erp del Comune? Quali criteri sono stati adottati per scegliere gli edifici Erp destinatari degli interventi? Il Comune dovrà aggiungere risorse economiche per la realizzazione degli interventi in oggetto? Il Comune dovrà affiancare proprie risorse umane per la realizzazione degli interventi in oggetto? I benefici che si otterranno anche in termini di vantaggi economici nella gestione degli appartamenti (vedi ad esempio il costo delle utenze) avrà degli effetti sul calcolo degli affitti Erp e/o sulla gestione generale dei nuclei famigliari?”.

 

Ha risposto il Vicesindaco, con delega al Patrimonio, Camilla Nizzoli.

“Gli edifici nei quali è presente almeno un appartamento ERP, di proprietà del Comune di Sassuolo, sono 36.

Quanti di questi edifici sono a totale proprietà pubblica? E quanti di proprietà mista?

Gli edifici a totale proprietà pubblica sono 15 mentre gli edifici in proprietà mista sono 21

Quali sono gli interventi previsti negli edifici ERP e quali criteri sono stati adottati per scegliere gli edifici ERP destinatari degli interventi?

La prima scelta effettuata è stata quella di dare priorità agli edifici ad intera proprietà pubblica, per conformità alle norme previste dalla legge citata. Sono stati effettuati i primi sopralluoghi preliminari, al fine di inviduarne le necessità e le caratteristiche compatibili ai criteri richiesti dalla normativa.

Alla data del 15/02/2021 sono stati selezionati 4 edifici, tra quelli a totale proprietà pubblica, che contano complessivamente 86 appartamenti, edifici per i quali sono iniziate verifiche più approfondite rispetto alla possibilità di effettuare i lavori.

Le verifiche sono di 2 tipi:

–           La verifica tecnica, cioè riguardante anche i costi accessori, da aggiungere a quanto può rientrare nella detrazione al fine di valutare la spesa effettiva finale.

–           La verifica amministrativa, cioè di valutazione di tutte le pratiche occorrenti per gli affidamenti e le realizzazioni dei passaggi tecnici, edili ed economici. Infatti, essendo le scadenze normative molto ben definite e improrogabili, è necessaria un’analisi che dia risultati certi.

E’ in corso anche un confronto con ACER Modena, per verificare la possibilità di affidare loro tutta la realizzazione, con una variazione dell’attuale concessione in corso.

In tutti gli edifici si procederebbe all’isolamento termico tramite cappotto, al cambio degli infissi e all’installazione di caldaie a basso consumo ed emissione fumi. In un edificio si rifarebbe anche il tetto; mentre in un altro si stanno valutando anche interventi di consolidamento.

Il Comune dovrà aggiungere risorse economiche per la realizzazine degli interventi in oggetto?

Tutti gli interventi da Superbonus avranno costi aggiuntivi, dovuti a spese accessorie e/o non detraibili, secondo le norme attuali. La copertura dei costi aggiuntivi è assicurata dalla disponibilità canoni e dai ricavi dalla vendita degli edifici ERP di via Respighi 46 e don Minzoni 4. Si può ipotizzare che per ogni intervento ci siano costi aggiuntivi variabili tra il 10% e il 15% della cifra totale.

Il Comune dovrà affiancare risorse umane per la realizzazione degli interventi in oggetto?

E’ allo studio la possibilità di affidare all’esterno il maggior numero possibile delle attività richieste, in quanto ci sono spazi dati dalla normativa. Resterà comunque almeno un referente interno per supervisionare tutte le operazioni.

Per quanto riguarda l’ultimo quesito posto, a seguito del miglioramento della classe energetica e secondo le norme di calcolo dei canoni, è da verificare se gli stessi canoni rientreranno nei criteri di aumento previsti fino al 10-15%. La verifica dipenderà dalla classe energetica effettivamente raggiunta a seguito degli interventi di riqualificazione.  Si deve comunque considerare, che tutti gli inquilini degli edifici interessati, godranno di un risparmio dei costi di gestione delle utenze che varia a seconda dei rispettivi consumi. E’ stato inoltre comunicato da ACER Modena che ci sarà una diminuzione media per appartamento di circa 450mc all’anno di consumo del gas metano da riscaldamento e una diminuzione media di 900kg all’anno di CO2 per appartamento”.