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Ospedale di Sassuolo, Giulia Pigoni: “Un passo avanti. Grazie ai soci privati e un rinnovato impegno per Regione e Comuni, che saranno garanti della qualità del servizio”


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“La gestione mista pubblico-privato dell’Ospedale di Sassuolo ha rappresentato un’esperienza innovativa e positiva. Così come la natura dell’azienda. La sperimentazione è stata apprezzabile da ogni punto di vista e ha sempre garantito negli anni un ospedale di eccellenza. Ora la Regione e i Comuni del distretto dovranno assicurare la miglior qualità del servizio e la tutela dei contratti avviati durante l’esperienza. Giusto anche non rinunciare a questo modello vincente nel momento in cui va a concludersi la presenza degli investitori privati”. Così Giulia Pigoni, consigliera regionale di Azione, sassolese, commenta la notizia dell’interesse da parte dell’Azienda USL di Modena per l’acquisizione delle quote societarie attualmente di proprietà della compagine privata di Ospedale di Sassuolo SpA.

“Ritengo che sia un ottimo segnale – aggiunge la consigliera dell’Emilia-Romagna – che nel momento in cui la componente privata chiede di uscire dalla società, dopo aver assicurato nel tempo una presenza importante, il pubblico decida di fare un passo avanti e di rilevarne le quote per assicurare stabilità e solidità alla società, oltre che garantire lo stesso grado di qualità del servizio e gli investimenti programmati. Bene anche che, al netto della natura dei soci, si preservi il modello societario flessibile sperimentato positivamente sin qui, a riprova del valore aggiunto che questa esperienza può rappresentare anche per il futuro”.

Dopo aver ringraziato i soci privati per il lavoro di tutti questi anni, secondo Giulia Pigoni l’obiettivo ora dovrà essere l’ulteriore valorizzazione dell’Ospedale di Sassuolo quale punto di riferimento della rete ospedaliera pubblica provinciale, in particolare di tutta l’area sud della Provincia, mantenendo e valorizzando ulteriormente tutte le professionalità e le competenze di altissimo livello già presenti: “Un passo avanti – conclude Pigoni – che consolida e qualifica il ruolo dell’Ospedale nella rete provinciale, come si è visto e si vede nella gestione dell’emergenza pandemica. Un punto fermo a garanzia degli operatori e di tutti i cittadini. E che rende ora possibile un rapporto ancor più stretto e sinergico con i Comuni del distretto, che dovranno essere protagonisti insieme all’azienda Usl e alla Regione del nuovo assetto”.