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Sassuolo, Simeone (PD):“Il Distretto laboratorio per un tpl innovativo”


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“Il problema della tratta Sassuolo-Modena non è solo il treno in sé, ma il fatto che la velocità del treno non permette di essere una valida alternativa all’uso dell’auto per arrivare a Modena”: Filippo Simeone, componente della Segreteria Pd Sassuolo, a nome del Coordinamento Pd del Distretto ceramico, fa il punto sulle necessità del trasporto pubblico locale e chiede di ragionare sul trasporto interno di Distretto.

 

“Trenitalia Tper ha vinto la gara europea per la gestione del servizio ferroviario dell’Emilia-Romagna: da poche settimane è stato predisposto un nuovo parco mezzi per tutta la regione. Gli effetti positivi di questo investimento si vedono anche a Sassuolo: il treno POP è diventato ufficialmente il nuovo “Gigetto”! Siamo contenti di questo rinnovato interesse verso il nostro territorio e per l’aumento dei confort e della rimodulazione delle corse a favore dei pendolari. Parliamo di un treno da 360 posti accessibili anche per le persone con mobilità ridotta. Il nuovo Gigetto ha la possibilità di accesso per le biciclette e un sistema di videosorveglianza live per contare il numero delle persone a bordo e per garantire maggiore sicurezza per gli utenti. Ci saranno il 30% dei consumi in meno rispetto ai treni precedenti. Siamo sicuri che questo sia un ottimo passo avanti, ma non possiamo dirci ancora soddisfatti. Il problema della tratta Sassuolo-Modena non è solo il treno in sé, ma il fatto che la velocità del treno non permette di essere una valida alternativa all’uso dell’auto per arrivare a Modena. E’ assurdo che una corsa duri anche di più di 40 minuti, mentre in auto circa 20. Occorre un investimento profondo su questa linea ferroviaria, immaginando dei sottopassaggi al posto dei passaggi a livello oppure un nuovo sistema tram-treno con modalità di time-sharing che permetta di arrivare nei centri cittadini con più facilità. E’ doveroso iniziare a ragionare concretamente anche su un allungamento della tratta fino a Carpi per incentivare ancora di più il trasporto su ferro a discapito di quello su gomma. Serve ovviamente un piano tecnico, ma prima di tutto serve la volontà politica. Per far ciò occorre uscire dagli schemi di piani urbanistici solo cittadini e pensare al trasporto pubblico come qualcosa che integri le città della Provincia. Anche nel Distretto Ceramico è l’ora di pensare a un servizio veloce che colleghi Sassuolo-Fiorano-Maranello-Formigine. Un’idea è sicuramente quella del Bus Rapid Transit (BRT), molto utilizzata tra Rimini e Riccione con il nome di Metromare, che si basa sull’utilizzo di bus a corsia preferenziale esclusiva. Quest’ultimo oltre ad essere utile per i pendolari, sarebbe un modo valido per aumentare l’affluenza nei centri cittadini per eventi o anche nei semplici week end. Rispetto all’Amministrazione attuale di Sassuolo, che predilige progetti vecchi non più compatibili con la città e i suoi cittadini, noi immaginiamo uno schema nuovo e integrato per rilanciare il commercio locale e il turismo cittadino. Come Pd Sassuolo insieme al coordinamento dei Circoli dell’intero Distretto siamo intenzionati a ragionare di queste tematiche con tutti i partiti, le associazioni e i singoli cittadini per il bene della nostra comunità. Vogliamo che il nostro territorio sia un laboratorio all’avanguardia per il trasporto pubblico”.