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I quattro anni d’Italia del Futuro festeggiati insieme ai campioni dello sport paralimpico


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Evento di beneficenza a Maranello presso la Sala Scaramelli per il movimento Italia del Futuro che ha dedicato la propria festa provinciale alle differenti abilità. “Un tema sentito profondamente da tutti i ragazzi al quale già da tempo dedichiamo parte delle nostre attività, dichiara il presidente Davide Nostrini”.

Come ogni anno il movimento vuole dare uno spazio di riflessione ai cittadini della nostra provincia su un tema spinoso. L’idea è di essere davvero una comunità e alle parole spese ci piace unire la concretezza della raccolta fondi e delle donazioni dicono alcuni membri.

“Siamo sempre stati un movimento associativo che ha visto la politica come un’opportunità di unicità nel panorama politico, spiega il Segretario provinciale Andrea Bonacorsi.

Dopo l’introduzione del Presidente e del Sindaco Luigi Zironi, gli ospiti hanno iniziato a raccontare le lo storie, prima fra tutte Elisa Bortolazzi, da anni attivista per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

“La serata ha raccontato la voglia di Cecilia, Daniele ed Elisa di mettersi in gioco con forza nella vita e di superare gli ostacoli.” Il loro messaggio deve essere colto dalla politica che in seguito deve mettere in atto maggiori strumenti di inclusione per i cittadini, dice Nostrini”.

Durante il suo intervento Cecilia Camellini riprende il tema delle recenti paralimpiadi: “Mi piacerebbe veder scomparire il prefisso para, l’idea di una competizione unica con al centro tutti gli sport e le categorie atletiche alla pari darebbe un vero senso di integrazione ”.

Daniele è il nuovo allenatore delle giovanili del maranello e non fa mancare critiche al sistema di promozione dello sport per disabili. “Spesso non siamo informati delle possibilità che abbiamo, io ho scoperto per caso dalla televisione l’esistenza della nazionale di calcio ipovedenti”.

Voglio ringraziare con forza tutti i volontari presenti alla festa e con i soldi raccolti faremo donazioni alle associazioni del territorio, per un’integrazione sempre più forte fra le persone, conclude Nostrini”.