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La Commissione Europea ha pubblicato la disciplina per gli aiuti di Stato in materia di clima, tutela dell’ambiente ed energia


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La Commissione Europea ha pubblicato la disciplina per gli aiuti di Stato in materia di clima, tutela dell’ambiente ed energiaLa Commissione Europea ha pubblicato ieri la nuova disciplina degli aiuti di Stato per il clima, la tutela dell’ambiente e l’energia (CEEAG), un documento che regola le misure che gli Stati membri potranno adottare per sostenere gli sforzi dei diversi settori industriali impegnati nella decarbonizzazione.

La bozza iniziale del documento, presentata all’inizio di giugno, introduceva una grave penalizzazione per il settore ceramico in quanto escludeva i comparti dei laterizi e della ceramica sanitaria – prima ammessi – dalla possibilità di ricevere sgravi dagli oneri parafiscali gravanti sui prezzi dell’elettricità. Tale scelta avrebbe comportato un ulteriore aggravio del costo dell’energia elettrica per queste imprese, nell’ordine di circa 10 milioni di euro per il solo comparto dei laterizi, col paradosso di rendere ancora più difficile la decarbonizzazione nel caso di elettrificazione dei processi.

Nelle settimane scorse il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, insieme all’eurodeputata Elisabetta Gualmini e di concerto con il Dipartimento Politiche Europee del sottosegretario Vincenzo Amendola, aveva sviluppato una serie di incontri a Bruxelles sollevando anche l’incongruità di questa misura ed evidenziandone gli effetti dannosi per le imprese.

La nuova versione delle linee guida assicurerà invece per i prossimi anni la continuità del prelievo di oneri impropri sui consumi delle imprese del settore ceramico che si trovano però ad affrontare una situazione di costi energetici fuori controllo e tali da ipotecare seriamente la continuità delle produzioni e la possibilità di garantire l’occupazione di qualità nel territorio.

Le imprese del comparto sono inoltre minacciate dal meccanismo europeo di regolazione delle emissioni di CO2, il cosiddetto ETS, che ha perso ormai ogni riferimento con la realtà tecnologica sottostante. Il meccanismo infatti, nel quale gioca ormai un ruolo di rilievo la finanza speculativa, sta esprimendo prezzi elevatissimi che erodono le possibilità di investimento nella ricerca e adozione di nuove tecnologie di riduzione del carbonio.

Il settore delle piastrelle resta inoltre escluso dalla possibilità di compensare i costi indiretti ETS, ambito sul quale è già intervenuto a Bruxelles il Presidente della Regione Emilia Romagna assieme ai vertici della Comunidad Valenciana. Un tema per il quale sono previste nuove iniziative, già nel mese di gennaio, anche in relazione al drammatico aumento nei costi dell’energia.