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PD: Sassuolo esce da Avviso Pubblico, un passo indietro nella battaglia alle mafie


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PD: Sassuolo esce da Avviso Pubblico, un passo indietro nella battaglia alle mafieIl Comune di Sassuolo esce dall’Associazione nazionale “Avviso pubblico. Enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie”.

Questa è una scelta politica incomprensibile della Giunta Menani. Una scelta di campo di chi fa un passo indietro di fronte alle mafie e alla lotta alla corruzione.

L’adesione ad Avviso Pubblico significa schierarsi apertamente dalla parte della legalità e della responsabilità, usufruire di servizi qualificati e dare forza alla buona politica andando sostanzialmente a rafforzare l’impegno che ogni Amministrazione ha l’obbligo di garantire nei confronti della legalità anche di carattere procedurale.

Ci domandiamo perché un comune, dopo aver aderito dal 2014 ad oggi, oggi decide di fare un passo indietro.

Questi temi di fondamentale importanza non interessano più: Non si ha tempo di attivarsi sui temi del contrasto alle infiltrazioni mafiose, dell’educazione alla legalità. Non si ha tempo di lavorare in rete con le altre associazioni e gli enti locali che fino ad adesso hanno garantito l’ organizzazione di eventi che hanno portato, nel nostro territorio, esponenti di primo piano nella lotta contro le infiltrazioni illecite, come è stato, negli anni addietro il festival GenerAzioneLegale, con il coinvolgimento degli studenti delle scuole superiori.

La motivazione: troppi impegni.

Ci sono scelte che più di altre vanno a qualificare l’azione di un Sindaco. Quando si decide di non essere parte e non sostenere un’associazione nazionale impegnata in prima fila sui temi della legalità, la maschera cade.

Chiediamo alle associazioni del territorio, ai cittadini, agli studenti che hanno avuto il privilegio di partecipare ai percorsi di questo tipo di attivarsi anche loro per chiedere di mantenere attiva questa adesione e collaborazione con AVVISO PUBBLICO.

Chiediamo alla nostra Amministrazione di ripensarci, di valutare l’impatto anche educativo di questa scelta, e di riflettere sulle motivazioni del tutto inconsistenti che giustificherebbero questa.