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Sanità, la Regione conferma il proprio sostegno ai cittadini che vivono/lavorano nelle aree del sisma 2012


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Sanità, la Regione conferma il proprio sostegno ai cittadini che vivono/lavorano nelle aree del sisma 2012La Regione Emilia-Romagna per il dodicesimo anno consecutivo conferma il proprio sostegno a chi vive o lavora, anche senza essere residente, nei Comuni emiliano- romagnoli colpiti dal sisma del 2012.

La Giunta regionale ha infatti approvato il provvedimento che proroga per questi cittadini, dal 1^ gennaio fino a tutto il 2023, l’esenzione dal pagamento del ticket di compartecipazione alle spese sanitarie per visite, esami specialistici, farmaci e assistenza termale.

“Confermiamo il nostro sostegno concreto alle famiglie e ai cittadini che ancora risentono delle conseguenze, soprattutto economiche, del sisma del 2012 – afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Abbiamo ritenuto doveroso continuare a mantenere questa misura, anche tenendo conto delle difficoltà causate dalla pandemia e del momento particolarmente complesso e difficile che stiamo vivendo. Nel nostro modello di sanità pubblica e universalistica tutti devono vedere garantito il diritto alla salute”.

Nel dettaglio, la misura prorogata dalla Regione riguarda le prestazioni di specialistica ambulatoriale, usufruite presso le strutture sanitarie regionali pubbliche e private accreditate ubicate in Emilia-Romagna, l’assistenza termale e l’acquisto di farmaci compresi nei Prontuari aziendali e in distribuzione diretta (con modalità definite dalle singole Aziende Usl).

Nel 2022 l’onere per il mancato gettito del ticket per le popolazioni colpite dal sisma ammontava ad oltre 50mila euro: quasi 13 milioni di euro il totale dal primo anno di adozione della misura (2012).

Beneficiari del provvedimento

Sono circa 700 i beneficiari della misura regionale finalizzata a sostenere le famiglie colpite dal sisma, che potranno continuare a utilizzare il codice T12 per l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria. Si tratta, in particolare, di residenti nei Comuni terremotati dell’Emilia-Romagna, che si trovano in situazioni di particolare disagio in seguito all’ordinanza del sindaco di inagibilità/sgombero del proprio luogo di abitazione, studio professionale o azienda; componenti del nucleo anagrafico o, comunque, parenti di primo grado di persone decedute a causa del sisma e lavoratori dipendenti delle aziende che operano nelle zone colpite, anche se non residenti nei Comuni interessati.

I Comuni dell’Emilia-Romagna interessati

Interessati all’esenzione cittadini e lavoratori dei Comuni di: Bastiglia, Bomporto, Bondeno, Camposanto, Carpi, Cavezzo, Cento, Concordia sulla Secchia, Crevalcore, Fabbrico, Ferrara, Finale Emilia, Galliera, Guastalla, Luzzara, Medolla, Mirandola, Novi di Modena, Pieve di Cento, Poggio Renatico, Ravarino, Reggiolo, Rolo, San Felice sul Panaro, San Giovanni in Persiceto, San Possidonio, San Prospero, Soliera, Terre del Reno, Vigarano Mainarda.