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GD Distretto Ceramico e Provincia di Modena: la Politica ritorni a ideare il futuro della nostra Provincia


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GD Distretto Ceramico e Provincia di Modena: la Politica ritorni a ideare il futuro della nostra Provincia
Alessio Bastai, segretario GD Distretto Ceramico

“Come Giovani Democratici del Distretto Ceramico cogliamo positivamente gli stimoli e le prospettive delineate dagli studi di fattibilità sul trasporto pubblico locale e sull’hub intermodale, presentati nei giorni scorsi in Consiglio comunale a Modena e che, se realizzate, interverrebbero concretamente su un tema dirimente non solo per le realtà territoriali interessate, generando benefici per l’intera provincia” – commenta così Alessio Bastai, coordinatore del Circolo GD del Distretto Ceramico.

“Nel primo studio – prosegue Bastai – incentrato sulla tratta ferroviaria Modena-Sassuolo, il cosiddetto ‘Gigetto’, viene analizzata la proposta di tram-treno, ed è emerso come questa soluzione, sfruttando le infrastrutture già esistenti, sia stata valutata positivamente dall’analisi costi-benefici sia in termini monetari che di risparmio dei tempi di viaggio.

L’approfondimento dell’Agenzia per la Mobilità conferma quindi una proposta di superamento dell’attuale mezzo di trasporto che negli anni, a più riprese, abbiamo richiesto, con la consapevolezza che sia necessario un forte cambio di prospettiva, volto a rendere realmente competitivo il trasporto pubblico rispetto all’auto privata, cosa che non sarà vera fintanto che Gigetto impiegherà 40 minuti per svolgere la tratta Sassuolo-Modena, contro i 20 del mezzo privato.

Il secondo studio si concentra invece sull’analisi di 4 linee principali di BRT (Bus Rapid Transit) che ricalcano quelle già esistenti, e va definisce corsie preferenziali per gli autobus per incrementare la rapidità nei collegamenti. A fianco di una maggiore rapidità negli spostamenti, riteniamo altrettanto cruciale investire su un aumento della frequenza delle corse per coprire specialmente le fasce orarie serali, attualmente scoperte.
In tal senso, le 4 linee citate andrebbero a coprire oltre il 70% della popolazione residente, mentre il collegamento con le altre zone sarebbe garantito attraverso la rete secondaria e l’aggiunta di 7 linee specifiche per tali zone.

Il terzo studio, infine, relativo alla riqualificazione dello scalo merci di viale Monte Kosika, nei pressi della Stazione FS di Modena, con la costruzione di un nuovo hub intermodale, permetterebbe la restituzione di oltre 12 mila metri quadri di verde pubblico alla comunità, creando un nuovo polmone verde in città”.

Continua il coordinatore: “Le grandi opportunità del Distretto Ceramico richiedono in primo luogo la volontà politica di smettere di ragionare sulla mobilità in senso strettamente territoriale.

Occorre pensare e progettare una mobilità intercomunale e sovracomunale, che permetta di valorizzare pienamente gli investimenti tra comuni e province: solo in questo modo potremo sviluppare una mobilità sostenibile, efficiente e conveniente.

Questo ipotizzando anche un TPL Distrettuale, un trasporto interconnesso tra la parte Modenese del Distretto Ceramico e la provincia di Reggio Emilia.

Un’attenzione particolare andrà rivolta agli under 25, una grande fetta di popolazione che coinvolge studenti delle superiori e universitari”.

Matteo Silvestri, Segretario provinciale GD provincia di Modena

“Rendere la viabilità dell’intera Provincia sempre più accessibile e sostenibile in termini ambientali è un punto politico importante su cui da diverso tempo abbiamo avviato un dialogo con le amministrazioni territoriali” – commenta Matteo Silvestri, Segretario provinciale dei Giovani Democratici della provincia di Modena.

“Siamo convinti che la sfida di rendere le nostre comunità sempre più interconnesse passi anche da una rete capillare, capace di collegare in maniera efficace e sostenibile i grandi centri della provincia alla pianura e alla montagna, come descritto negli studi di fattibilità, per concretizzare quella vera transizione ambientale che chiediamo, senza che nessuno sia lasciato indietro.

Per questa ragione, come GD della Provincia di Modena abbiamo avviato nei mesi scorsi una campagna di volantinaggio e questionari, per raccogliere le opinioni da parte della popolazione studentesca, storicamente interessata dalla mobilità pubblica provinciale, così da poter intervenire con maggior efficacia sulle criticità segnalate”.

Sul tema è intervenuto anche il Segretario regionale dei Giovani Democratici Emilia-Romagna, Filippo Simeone: “Già quando ero coordinatore del Distretto Ceramico, nel 2021, ritenevamo necessario investire su un cambio di prospettiva rispetto alla mobilità pubblica tra il Distretto Ceramico e la città di Modena, attraverso misure quali l’adozione del tram-treno e delle linee BRT, per rendere realmente appetibile il trasporto pubblico rispetto a quello privato.

In tal senso riteniamo che i tempi siano maturi per un ulteriore passo politico volto non solo a ripensare e ridisegnare la viabilità e la mobilità pubblica per l’intera provincia: in vista delle amministrative del prossimo anno pensiamo sia debba esserci un impegno a livello provinciale e territoriale per costruire insieme un progetto di una nuova viabilità, in cui si colleghino le aree interne tra loro, a Modena e viceversa, anche mettendo insieme competenze e tecniche di progettazioni su più livelli, fino a quello Europeo.

Questo dovrebbe inserirsi in un più ampio contesto di nuovo modello di sviluppo e crescita, sempre più attento all’ambiente di una tra le province maggiormente inquinate d’Europa. In tal senso, questo nuovo modello di mobilità dovrebbe avere tra i propri pilastri il contrasto al cambiamento climatico attraverso la riduzione di emissioni inquinanti per l’ambiente e per la salute collettiva e l’accessibilità a una mobilità efficiente ed efficace per le fasce più fragili e i giovani.

Per fare ciò crediamo sia cruciale mettere nelle condizioni i cittadini di poter progressivamente abbandonare l’utilizzo dei mezzi privati sostituendoli a quelli pubblici.

Come dimostrato, noi GD siamo attivi su questo fronte, anche attraverso i recenti questionari compiuti tra i nostri coetanei, perché riteniamo che compito della politica sia quello di ideare il futuro, e noi di Sinistra abbiamo il dovere di immaginarlo il più socialmente e ambientalmente sostenibile possibile”.