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Gioco d’azzardo Distretto Sassuolo, Cgil: I numeri forniti dall’indagine devono scuotere le istituzioni


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Gioco d’azzardo Distretto Sassuolo, Cgil: I numeri forniti dall’indagine devono scuotere le istituzioniI dati forniti dall’indagine di Federconsumatori, Acli e Arci sul gioco d’azzardo in provincia di Modena lasciano sgomenti. Nel distretto di Sassuolo, in particolare, la spesa per il gioco d’azzardo “legale”, cioè quello rilevato dall’Agenzia delle Entrate, supera quella che si spende per mangiare.

“Innanzitutto vanno ringraziate le associazioni promotrici dell’indagine – afferma Alessandro De Nicola coordinatore di zona Cgil Sassuolo – che colgono un tema, quello del gioco appunto, che ha un grande impatto negativo per la qualità della vita dei cittadini. Ma di cui non sempre c’è la consapevolezza, stante la facilità con cui si può giocare in qualsiasi momento. I dati forniti dovrebbero scuotere le istituzioni e la politica. Il fenomeno del gioco d’azzardo, anche se legale, ha raggiunto livelli tali da minare la tenuta sociale del distretto.”

Il problema non è esprimere giudizi morali di condanna o di scandalo, sottolinea la Cgil di Sassuolo, con il moralismo non si va da nessuna parte.

“Il problema è che bisogna iniziare a capire quanto costa alle famiglie e alla società nel suo complesso questo dilagare del gioco – continua De Nicola – bisogna che le istituzioni e la politica avvino un ragionamento sul costo sociale del gioco: cioè verificare quali costi materiali, umani, sentimentali, patrimoniali, reddituali pagano le famiglie in conseguenza del gioco e quali costi sostiene la società nel fornire aiuti e contributi alle famiglie che si sono impoverite in conseguenza del gioco”. In altre parole bisogna chiedersi: a fronte dei quantitativi di denaro che vengono giocati dai singoli giocatori, quanta ricchezza famigliare e quante risorse pubbliche si bruciano per riparare ai guasti del gioco?

Vi sono altri aspetti poi che andrebbero approfonditi come la relazione tra diffusione del gioco e crisi economica, infatti afferma ancora De Nicola “non si può fare a meno di notare che la crescita della diffusione del gioco d’azzardo sia avvenuta parallelamente all’aumento delle difficoltà dell’economia, come se i giocatori provassero a trovare nel gioco il colpo di fortuna che li sollevi dalle preoccupazioni economiche quotidiane”.

“Con la recente firma del Patto per il lavoro e per il clima del distretto di Sassuolo si sono sanciti nel nostro territorio, tra le altre cose, il valore della promozione della legalità e della coesione sociale come elementi principali della qualità dello sviluppo economico.

Le aziende più avanzate, da anni, pubblicano i propri bilanci sociali e cioè l’elenco degli investimenti e dei costi che hanno sostenuto per sviluppare la propria azienda in armonia con gli interessi più generali della collettività e per estendere alla stessa collettività i benefici della propria attività. E quindi la rilevanza e la diffusione del fenomeno del gioco d’azzardo impone a tutti di chiedere e chiedersi quale sia il bilancio sociale di questa attività e quanto questo bilancio sia compatibile con la tenuta sociale di famiglie ed istituzioni” conclude la Cgil.