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Lapam Confartigianato sulla Bretella Campogalliano – Sassuolo


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Lapam Confartigianato sulla Bretella Campogalliano – Sassuolo«È da anni che si protrae questa situazione, ormai è un film già visto nel mondo politico territoriale. Abbiamo necessità di risposte certe e, soprattutto, che si inizino i lavori. Non entro nel merito della diatriba politica che si è scatenata in questi giorni, ma la Bretella Campogalliano Sassuolo rappresenta uno snodo decisivo per il nostro settore. Bisogna dare risposte certe e soprattutto realizzare l’opera, ovviamente nel pieno rispetto ambientale».

Amedeo Genedani, presidente UNATRAS e Confartigianato Trasporti, torna a parlare dell’ormai famosa Bretella Campogalliano Sassuolo, dopo che l’opera è tornata al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica. «Le vicende di questi giorni – continua e conclude il presidente Genedani – e le varie prese di posizione, non fanno altro che rallentare ulteriormente una situazione già in estremo ritardo. È inutile che io ribadisca quanto sia strategico per il nostro settore avere un collegamento diretto che passa anche dallo scalo merci di Marzaglia. Lo snodo collegherebbe il distretto di Sassuolo direttamente con l’Europa, visto il collegamento con l’A22 del Brennero. Senza dimenticare che il trasporto su gomma rimane ancora il principale mezzo per portare le merci. L’opera sarebbe un driver importante per il territorio, aumenterebbe la competitività delle nostre imprese e nessuno più degli imprenditori sa quanto questo sia determinante per rimanere in una posizione importante sul mercato. A ciò si aggiungerebbe anche il vantaggio di vedere decongestionato il traffico sulla tangenziale Modena-Sassuolo, che ad oggi, negli orari di punta ma non solo, è significativo. La Bretella sarebbe un canale preferenziale per i mezzi pesanti che in questo modo non affollerebbero le arterie stradali utilizzate anche dai privati per recarsi al lavoro. È il momento di agire, come lo era già da parecchio tempo in realtà, e di compiere davvero passi importanti nella realizzazione dell’opera. Grazie allo sviluppo tecnologico e ai motori di ultima generazione, inoltre, i mezzi pesanti sono in grado di immettere nell’atmosfera molte meno emissioni inquinanti, contribuendo a impattare meno sull’ambiente. Ben venga, se le risorse ci fossero e la volontà di procedere pure, la realizzazione in parallelo anche di una rete ferroviaria, che contribuirebbe ancora di più a connetterci con l’Europa: ma questa forse rimane ancora un’utopia».