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Maranello: si alla differenziata, no al “porta a porta”


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Maranello: si alla differenziata, no al “porta a porta”Voluto da un gruppo di lavoro rappresentato da Fratelli d’Italia e dalle due liste civiche Evoluzione Maranello e Civica per Pozza, con la partecipazione di Lega Salvini Premier e Forza Italia, si è tenuto a Maranello un incontro aperto a tutti i cittadini volto a stimolare un dialogo costruttivo e a proporre soluzioni concrete per una gestione dei rifiuti più efficace rispetto all’attuale “porta a porta”.

La sala gremita è stata testimone del grande interesse della cittadinanza.

Si ha necessità di un  sistema di raccolta dei rifiuti che sia non solo ecologico ma anche pratico ed accessibile a tutti i cittadini.

Il principale relatore, Giancarlo Caroli, già Presidente Sat, si è fatto portavoce di dati statistici che hanno dimostrato come il modello di Reggio Emilia, quello stradale dei cassonetti a cui si era abituati, sia senz’altro più virtuoso rispetto ad altri.

I successivi relatori, Valentina Mazzacurati, Maria  Sole Martucci e Barbara Goldoni hanno evidenziato le principali criticità del sistema porta a porta: la mancata proporzionalità tra incombenze lasciate al cittadino e diminuzione della TARI, la mancata inclusione dei cittadini diversamente abili, la decadenza del decoro urbanistico, l’incremento dell’abbandono dei rifiuti, la mancanza di considerazione dei turisti, sono solo alcune di quelle annoverate.

Passato il testimone al Dott. Maurizio Candeli, egli ha denunciato i problemi di salute che il sistema del porta a porta potrà causare, in primis per l’aumento di animali che si aggirano nelle nostre città, attirati dai rifiuti lasciati all’aperto e non in appositi contenitori.

Lo stesso Dottore si chiede se Hera, incaricata della raccolta e smaltimento, abbia rispettato tutti i protocolli (in particolare la VIS, Valutazione Impatto Sanitario).

Tutte queste considerazioni hanno fatto propendere il gruppo di lavoro verso una soluzione: abbandonare il sistema porta a porta e ritornare al modello precedente.

Tornare al sistema precedente non è una presa di posizione ideologica, ma un prendere atto delle problematiche del sistema di raccolta dei rifiuti definito del porta a porta e risolverlo con la soluzione che pare più di buon senso.

Soluzioni green, come quelle adottate nel nord Europa e di cui il Dott. Avoni Alessandro si è fatto portavoce, sono sembrate ai cittadini poco realistiche, pur essendo potenzialmente ottimi compendi al servizio.

Gli scenari analizzati hanno fatto concludere che la soluzione più sensata è quella di tornare al sistema a cassonetti stradali e attuare una politica informativa, formativa ed educativa allo scopo di sensibilizzare e responsabilizzare correttamente la cittadinanza per ottenere il miglior risultato possibile, sulla scia di quanto già avviene altrove da lungo tempo.