Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil accolgono l’esito positivo della loro richiesta, confermata nel tavolo regionale sulla crisi di Opera Group del 20 giugno: il Tribunale di Modena ha sbloccato la richiesta di cassa integrazione per 146 lavoratrici e lavoratori, cioè il personale in forza all’azienda al momento dell’atto di liquidzione. Ora per le lavoratrici ed i lavoratori potrà essere riconosciuta la copertura sociale, l’ultimo passaggio obbligato è il via libera del Ministero del Lavoro sul cui tavolo è stata depositata la domanda di cassa integrazione.
Da quel momento il focus sarà l’attuazione del piano regionale di politiche attive che prevede percorsi di formazione, riqualificazione e ricerca di nuovi posti di lavoro per il personale di Opera.
“Il prossimo appuntamento sarà il 3 luglio, data nella quale il Ministero si pronuncerà sulla cassa integrazione straordinaria. In caso di esito positivo, l’ammortizzatore coprirà i lavoratori dal giorno della liquidazione giudiziale, avvenuta il 14 maggio 2025 – spiegano i tre sindacati –. Auspichiamo un esito positivo anche per dare alla curatela modo di portare avanti le interlocuzioni con i soggetti economici o imprenditoriali potenzialmente interessati a dare continuità ai siti di Camposanto e Maranello“.