Modula e l’artista Andrea Chiesi trasformano, insieme, tecnologia e visione in arte. Con Modula Tre, viaggio in uno spazio verticale – olio su lino di 140×200 centimetri –, il noto artista modenese rende omaggio agli 80 anni dell’ingegner Franco Stefani, fondatore e presidente di Modula, e interpreta l’anima dei sistemi per la logistica automatizzata costruiti dall’azienda, unendo creatività e innovazione in un’opera unica. Il dipinto è stato presentato oggi, martedì 1 luglio, nello stabilimento di Fiorano Modenese di Modula, dove è stato poi collocato in esposizione permanente.
Modula S.p.A., leader globale nei sistemi automatizzati di stoccaggio e recupero, è specializzata in soluzioni innovative che migliorano le operazioni di magazzino e la gestione dell’inventario. L’opera costituisce una sorta di “tributo” al cuore del business dell’azienda fondata nel 1987: il magazzino verticale. Attraverso la sua personale tecnica pittorica, Chiesi trasforma l’immagine dei sistemi automatici in una visione simbolica e suggestiva, riflettendo tanto l’identità locale dell’impresa quanto la sua proiezione globale.
Due disegni preparatori, di 40×30 centimetri, hanno preceduto la creazione dell’opera, testimoniando l’approccio meticoloso dell’artista nel trasporre l’idea sulla tela, per un’attività che si è sviluppata in alcuni mesi di lavorazione a partire da febbraio. «Ho voluto raccontare visivamente l’essenza dei sistemi Modula – spiega Andrea Chiesi –, trasformandoli in una composizione sospesa tra realtà e immaginazione. Questo lavoro riflette l’armonia tra precisione ingegneristica e capacità di pensare oltre, una sintesi che trova in Modula la sua espressione più autentica. È stata una sfida stimolante trasporre sulla tela un mondo fatto di rigore e innovazione e trasformarlo in un’opera che trasmetta emozione e significato, in un incontro unico tra arte e tecnologia». Le tonalità utilizzate virano al blu, richiamando colori intensi e profondi come il “Midnight Haze”, il “Queen Blue” e “Grigio Payne”. Queste scelte cromatiche non sono casuali: si allacciano alla dimensione sospesa e riflessiva dello spazio industriale e trasmettono un senso di calma e rigore, evocando al contempo la precisione e l’avanguardia dei sistemi Modula. Le sfumature di blu e di grigio, cariche di simbolismo, conferiscono insomma al dipinto una atmosfera vibrante e meditativa, capace di trasportare chi la osserva in una realtà sospesa tra tecnologia e immaginazione, tra concretezza e visione.
«Questo dipinto è per me un dono e un simbolo dal significato profondo – afferma Franco Stefani, che ha compiuto 80 anni in febbraio –. Racchiude ciò che Modula è diventata nel tempo e ciò che continua a rappresentare: un incontro continuo e virtuoso tra ingegno e visione, tecnologia e creatività, dove l’innovazione diventa realtà e trova nuove forme espressive. È l’immagine di un’azienda cresciuta nel segno della precisione e dell’avanguardia, ma anche della capacità di pensare oltre e di trasformare l’esperienza e la competenza in soluzioni concrete e significative. Ringrazio Andrea Chiesi per aver saputo interpretare e trasmettere sulla tela la nostra storia e i nostri valori, restituendo in questa opera la passione e l’anima che ci guidano ogni giorno nel progettare sistemi all’avanguardia e nel guardare al futuro con coraggio e determinazione».
Modula Tre, viaggio in uno spazio verticale ha così l’obiettivo di fare sintesi tra l’eclettismo pittorico di Chiesi e la visione di Modula, capace di unire arte e tecnologia in una rappresentazione che racconta la storia e l’anima di un’azienda profondamente legata al territorio e rivolta al mondo. Un’opera che diventa simbolo di un percorso segnato dal coraggio e dall’intuito di Franco Stefani, imprenditore visionario che fin dal 1987 ha saputo trasformare un’idea in una realtà globale, coltivando una cultura aziendale basata sulla capacità di innovare e sulla volontà di guardare sempre oltre.
Pittore e disegnatore oltre che docente (ha la cattedra di pittura all’Accademia di Belle arti di Brera, Milano), Chiesi è una delle figure più riconosciute e apprezzate dello scenario contemporaneo. Le sue opere, esposte in gallerie e musei nazionali e internazionali, si distinguono per la capacità di unire rigore compositivo e visione poetica; con uno stile sospeso tra realtà e immaginazione, il 58enne artista originario di Modena trasforma architetture e paesaggi industriali in narrazioni pittoriche dal forte impatto visivo e simbolico, indagando con sensibilità e originalità il rapporto tra uomo, macchina e ambiente.