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Ponte Veggia riapre in anticipo, Zanni: “ottima notizia, ora si torni a parlare di nuove infrastrutture per il distretto ceramico”

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Ponte Veggia riapre in anticipo, Zanni: “ottima notizia, ora si torni a parlare di nuove infrastrutture per il distretto ceramico”Nel cantiere del Ponte Veggia – infrastruttura di proprietà dei Comuni di Casalgrande e Sassuolo ma che rappresenta un nodo cruciale per tutta la viabilità del distretto ceramico – i lavori di consolidamento strutturale stanno procedendo più rapidamente del previsto. La riapertura al traffico, inizialmente prevista per metà agosto, è ora fissata per lunedì 28 luglio, con un anticipo di due settimane rispetto alla scadenza originaria. Questo quanto comunicato dalla ditta nel sopralluogo di martedì 15 luglio 2025.

Una notizia accolta con favore dal presidente della Provincia di Reggio Emilia e sindaco di Castellarano, Giorgio Zanni, che si è recato nuovamente sul cantiere per un sopralluogo.

È un’oggettiva ottima notizia, frutto del bel lavoro svolto dall’azienda incaricata e dell’attenzione che come istituzioni abbiamo posto su questo delicatissimo cantiere nei mesi precedenti – commenta Zanni –. Abbiamo insieme predisposto tutte le accortezze possibili per ridurre il più possibile il disagio reale e oggettivo che cittadini e lavoratori hanno vissuto in queste settimane”.

Tuttavia, una volta che il ponte sarà riaperto, la situazione viabilistica tornerà esattamente a com’era prima del cantiere: ogni giorno, due volte al giorno, cittadini, lavoratori, studenti e aziende del distretto affrontano colonne e rallentamenti per raggiungere i propri luoghi di lavoro e studio.

Una situazione che segnaliamo ormai da tempo – prosegue Zanni –. Proprio per questo, ora che il ponte riaprirà in anticipo, si può e si deve anticipare anche la ripresa del tavolo di confronto sulle nuove infrastrutture necessarie a decongestionare la viabilità del distretto ceramico, un impegno che si può e si deve. Mi riferisco al raddoppio delle corsie della SP 467 sul lato modenese e all’urgenza di riprendere con decisione lo studio di un nuovo 3° ponte sul Secchia”.

Il presidente ha poi sottolineato che questo cantiere ha dimostrato come, con buona volontà politica e capacità tecnica, sia possibile rispettare i tempi e gestire anche situazioni complesse.

“Abbiamo gestito con equilibrio e determinazione i giorni più critici della chiusura – ha aggiunto Zanni – grazie anche al presidio della Polizia provinciale, al monitoraggio costante con drone nelle ore di punta e a un lavoro quotidiano di coordinamento istituzionale, in piena sinergia con la Polizia municipale dell’Unione Tresinaro Secchia e dei volontari che ringraziamo di cuore”.

Eravamo presenti prima, lo siamo stati durante il cantiere e continueremo a esserlo anche dopo – conclude –. Ora è il momento di uscire dalla logica dell’emergenza: servono investimenti e, prima ancora, una visione strategica condivisa per la mobilità del distretto, su entrambi i lati del Secchia”.