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Il fatturato 2024 su un campione di imprese associate Lapam Confartigianato

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Il fatturato 2024 su un campione di imprese associate Lapam ConfartigianatoCom’è andato il fatturato 2024 delle micro, piccole e medie imprese del territorio? Un interrogativo che si è posta Lapam Confartigianato che, tramite una ricerca effettuata dall’ufficio studi associativo, ha analizzato l’andamento di fatturato di alcuni settori nell’anno passato. L’associazione ha fornito servizi di contabilità in maniera continuativa durante gli anni 2023/2024 a 5.680 imprese associate che costituiscono il campione d’indagine. Secondo l’analisi, durante il 2024 il campione di imprese esaminato ha emesso fatture per vendita di prodotti o servizi per un valore di 2,2 miliardi di euro, in calo del 2,4% rispetto all’anno precedente.

Studiando il campione in base ai sei principali macrosettori di attività, il commercio al dettaglio registra un calo complessivo del 4,6%, con i negozi (il 62,1% del commercio al dettaglio) che segnano un -6,9%. Tra i servizi alle persone (tra cui rientrano istruzione, sanità, attività artistiche, sportive e di intrattenimento e altre attività di servizi) il fatturato del 2024 è cresciuto del 4,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In particolare i servizi di barbieri e parrucchieri registrano un incremento del 2,2%, mentre i servizi degli studi medici e odontoiatrici segnano un +6,1% del fatturato.

Il comparto alloggio e ristorazione registra complessivamente un +1,6% rispetto al 2023, trainato dal +3% dei servizi di ristorazione.

Le costruzioni evidenziano un calo contenuto di fatturato che si ferma al -1,8%. Il settore è composto per il 16,2% da imprese che si occupano di costruzione di edifici, che segnano un -14,9% sull’anno precedente. Questo calo a doppia cifra viene però compensato dalla dinamica positiva dell’82,6% del campione che si occupa di lavori di costruzione specializzati (+2%). Tra questi, si osserva un incremento per le attività di demolizione e preparazione del cantiere edile che vedono una forte crescita e compensano il calo di fatturato di impiantisti e muratori.

Focalizzandosi sui servizi alle imprese (tra cui rientrano: trasporto e magazzinaggio, servizi di  formazione e comunicazione, attività professionali, scientifiche e tecniche, noleggio e servizi di supporto alle aziende), il fatturato del 2024 cala complessivamente del 4,4% sul 2023. Nel dettaglio, le attività immobiliari segnano un -10,4%, le attività professionali, scientifiche e tecniche un -19,2%, di cui le attività di ingegneri e geometri un -36,3%.

Il comparto della manifattura segna il calo complessivo più marcato, pari al -11,6% del  valore del fatturato rispetto al 2023. Tra i principali settori maggiormente rappresentati, la meccanica osserva un -22,2%, mentre la moda segna un -13,1%.

Considerando la dimensione aziendale delle imprese con dipendenti, le micro imprese con 1-4 dipendenti, che rappresentano il 66,3% del campione in esame, risultano mantenere livelli stazionari di fatturato. Si osservano invece variazioni negative sia per le micro imprese con più di 5 ma meno di 10 dipendenti (-2,1% rispetto al 2023) sia tra le piccole imprese con 10-49 dipendenti (-3,3%).

«L’analisi evidenziata dall’ufficio studi – commenta in conclusione Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato – testimonia come nel 2024 alcuni settori abbiano sofferto più di altri: è il caso del commercio, ma anche della manifattura. Nel contesto attuale, caratterizzato da grandi incertezze e politiche commerciali instabili, mantenere la competitività risulta essere una grande sfida: questi studi, però, devono servire alle istituzioni per capire che le imprese del territorio hanno bisogno di sostegno, di incentivi e soprattutto di politiche che aiutino a valorizzare il made in Italy e a garantirne quel simbolo di eccellenza mondiale che ci permette di essere riconoscibili e apprezzati all’estero».