Così, dal suo profilo Facebook, il tenerone sassolese Matteo Macchioni commenta i lavori sul ponte di Veggia conclusi un paio di settimane fa:
“Scrivo un pensiero qui, sul mio profilo personale, dedicato alla mia Sassuolo.
Sono passato un paio di volte sul ponte della Veggia, appena riaperto. Emergono immediatamente tre considerazioni:
1) La carreggiata stradale è più stretta. Per realizzare il passaggio pedonale è stata sacrificata in termini di larghezza la sede stradale. Abbiamo auto con un passo molto spesso superiore ai 2 metri. Questo è indice di una progettazione oltremodo stupida, fatta su delle misure standard arrotondate in difetto, che sono datate e riguardano tempi in cui giravano macchine molto più piccole. Ora hai la sensazione di sbattere contro il guard rail o invadere la corsia opposta. Temo quindi che il limite dei 30 km orari verrà reso definitivo. Temo che tutto ció sia stato imposto per realizzare il passaggio ciclopedonale. Insomma, per farla breve, é una situazione potenzialmente pericolosa.
2) Si percepiscono chiaramente oscillazioni enormi fra i vari giunti e questo è indice di una realizzazione troppo frettolosa, per cercare la velocitá nel finire l’opera. Tempo un anno e dovranno fare dei lavori sulla sede stradale per riasfaltature…o peggio lavorare sui giunti, sembra di passare su una superficie ad onde e non regolare. Per un lavoro nuovo, appena fatto, non é il massimo, anzi é potenzialmente un dramma.
3) È logico che non si può pensare di risolvere il problema traffico con un ponte strutturalmente accomodato, ma inadeguato. Serve almeno un altro ponte, per evitare che si sia punto a capo in pochi anni.
Queste sono considerazioni oggettive, purtroppo.
Buon agosto a tutti i sassolesi….!”
Mat