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Azienda unica TPL ER, Fit Cisl: “bene l’avvio del percorso, ora la regione ci convochi”

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Azienda unica TPL ER, Fit Cisl: “bene l’avvio del percorso, ora la regione ci convochi”La FIT CISL Emilia-Romagna considera positiva la volontà della regione Emilia-Romagna di procedere verso la definizione di un soggetto unico aziendale per la gestione del servizio di trasporto pubblico locale nella regione Emilia-Romagna, come appreso dalle dichiarazioni di risposta a interrogazione scritta apparse a mezzo stampa da parte dell’Assessora regionale Irene Priolo.

Già nel 2023 la Regione aveva commissionato uno studio a KPMG per valutare gli impatti e gli scenari determinati dalla possibile confluenza in una holding unica del settore delle tre aziende attualmente presenti sul territorio (Tper, Seta e Start) con la sola esclusione di Tep (gestore del servizio su Parma, che ha invece scelto il modello “in house”). Ad oggi, come appreso dalle recenti dichiarazioni, l’ipotesi “holding”, viene superata per indirizzarsi verso un’azienda unica di settore che abbia le capacità e la struttura di solidità economica-finanziaria necessaria a garantire la qualità del servizio in un settore fortemente depauperato in questi anni a fronte dei tagli al Fondo Nazionale dei Trasporti, e che ha vissuto un forte calo di attrattività e , dunque, una contestuale carenza di autisti, in virtù di dinamiche salariali non più idonee ad un mestiere di grande responsabilità e fortemente stressogeno.

La FIT CISL ER  apprende con spirito positivo la direzione intrapresa, sottolineando come da sempre tale percorso di confluenza dei tre soggetti aziendali attualmente esistenti in un soggetto unico, venga considerata, da parte sindacale, quale la soluzione più utile per generare le migliorie necessarie e le economicità conseguenti alle sinergie di servizio che si potrebbero creare, funzionali anche alle adeguate e necessarie risposte sul piano della qualità del servizio e la sostenibilità nonché il giusto riconoscimento economico ai lavoratori e alle lavoratrici.

Sia chiaro che, senza mai perdere il focus sul nostro ruolo principale che è garantire il posto di lavoro a tutti i lavoratori delle tre aziende pubbliche che saranno interessate a questa grande riorganizzazione, ed al mantenimento, nonché al miglioramento determinato dal rialliniamento delle tre aziende dei diritti e doveri dei lavoratori.

Siamo pronti fin da ora ad elaborare una clausola sociale a garanzia dei lavoratori interessati alla riorganizzazione, proprio come abbiamo fatto nel 2014 con la società del ferro -Trenitalia Tper.

Per questo siamo convinti che questa azienda unica rappresenterebbe inoltre, sul modello di Trenitalia-Tper in ambito ferroviario, un soggetto capace di affrontare con l’adeguata struttura finanziaria e societaria le gare del settore prossime venture (che peraltro non vedono tutti i territori allineati sulle scadenze al momento), sia per garantire l’occupazione che per evitare improprie e inopportune Opa (offerta pubblica di acquisto), da parte di soggetti stranieri interessati solo alla massimizzazione del profitto e alla colonizzazione di un settore ormai vituperato, che invece avrebbe bisogno di un necessario e improcrastinabile rilancio.

L’auspicio della FIT Cisl ER è ora quello di essere prontamente convocati dalla Regione con l’apertura di un tavolo specifico nel quale condividere con tutti i soggetti interessati il necessario percorso, sia politico che sindacale al fine di tutelare il lavoro di tutto il personale coinvolto, nonché garantire un servizio di maggiore qualità al cittadino/utente.

(Aldo Cosenza – Segretario Generale Fit Cisl Emilia-Romagna)