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Il Sindaco di Sassuolo, Mesini sui social dopo l’incontro a Braida

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Il Sindaco di Sassuolo, Mesini sui social dopo l’incontro a Braida“Voglio ringraziare le oltre 400 persone che ieri sera hanno partecipato all’incontro di Braida, e in particolare tutti coloro che hanno preso parola per condividere il proprio punto di vista.
È stato un incontro vero, sincero, come forse non se ne erano mai visti: un momento di ascolto reciproco e di dialogo autentico.

Abbiamo parlato dei tanti progetti per il futuro del quartiere: la sicurezza stradale e l’illuminazione degli attraversamenti sulla Circonvallazione, la riqualificazione dell’area EX-189 con l’abbattimento del “palazzaccio”, il progetto della nuova piazza di Braida.
Tanti interventi che raccontano una città in movimento, che cresce e si trasforma.

Ma il cuore della serata è stato il tema della moschea.
Un tema che ha acceso un confronto intenso, con più di 30 interventi di cittadini.
C’è chi ha espresso paure e timori, ricordando la Braida di vent’anni fa, una realtà che nessuno vuole rivivere: su questo siamo tutti d’accordo.

La sicurezza resterà sempre una priorità di questa Amministrazione, un bene comune da tutelare. Ma è importante non confondere il tema degli spazi religiosi con quello della sicurezza urbana e del degrado.

Ieri abbiamo fatto un passo avanti importante: per la prima volta c’è stato un dialogo diretto tra la comunità sassolese e la comunità islamica. Abbiamo ascoltato le voci di ragazzi e ragazze che vivono, studiano e lavorano qui, che sono cittadini di Sassuolo e che, come gli altri sassolesi, desiderano spazi adeguati per le proprie attività, di preghiera e non solo.

Questo è il valore più grande della serata: aver trasformato la paura in ascolto, la distanza in dialogo, la diffidenza in conoscenza reciproca. Senza alzare le barriere tra un “noi” e un “loro”, perché siamo tutti sassolesi e vogliamo il bene del luogo che abitiamo.

Ci tengo però a fare chiarezza anche qui sul tema Moschea, per coloro che non sono riusciti a partecipare all’incontro.

A Sassuolo una moschea esiste già, in via Cavour 68. È gestita dall’Associazione Al Medina, presente in città dal 1991 e regolarmente iscritta al Registro Unico del Terzo Settore. Quel luogo di culto è autorizzato dal 2009 e ha sempre operato nel rispetto delle regole, in dialogo con il Comune.

L’associazione – precisa il Sindaco – ha acquisito, con un normale atto tra privati, alcuni locali al primo piano del complesso I Quadrati, gli stessi spazi dove in passato il Comune era in affitto con gli uffici tecnici. Il Comune non è parte della compravendita, né ha fornito contributi o agevolazioni.

In quegli spazi l’associazione intende svolgere attività culturali ed educative:
– corsi di italiano per donne straniere,
– corsi di arabo aperti a tutti,
– momenti di dialogo e formazione.
Attività perfettamente compatibili con la destinazione d’uso dello stabile.

Ad oggi non è stata presentata alcuna richiesta di cambio di destinazione d’uso.
E se in futuro questa richiesta dovesse arrivare, la decisione spetterà al Consiglio Comunale, in modo pubblico e trasparente, valutando con attenzione ogni aspetto: sicurezza, parcheggi, viabilità, convivenza.

Nessuna “nuova” moschea, nessuna scorciatoia. Sarà eventualmente valutato solo un trasferimento dell’attuale luogo di culto di via Cavour, mantenendo le stesse dimensioni e funzioni.

Lo chiarisco qui, perché parlare di questo tema è importante.
Dare spazi chiari, visibili e regolamentati alle comunità religiose non significa favorire qualcuno, significa rendere la città più trasparente, più coesa, più sicura. E la sicurezza cresce quando i luoghi sono aperti e riconosciuti, non quando vengono spinti nell’ombra.

Ieri sera Braida ha dato una grande lezione di partecipazione. Abbiamo dimostrato che Sassuolo è una comunità viva, capace di affrontare anche i temi più difficili con rispetto, coraggio e volontà di confrontarsi”.

Conclude Mesini: “Grazie a tutti per la presenza, l’ascolto e il dialogo.
Grazie alla parrocchia di Braida e a Don Jacek per l’accoglienza nella palestra parrocchiale.
Vogliamo continuare a camminare insieme su questa strada”.