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Lapam Confartigianato sull’aumento delle accise sul gasolio: «Incremento penalizzante per imprese e lavoratori autonomi»

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Lapam Confartigianato sull’aumento delle accise sul gasolio: «Incremento penalizzante per imprese e lavoratori autonomi»«Non possiamo che essere contrari all’incremento dell’accisa sul gasolio prevista all’interno della Legge di Bilancio 2026, penalizza imprese e lavoratori autonomi già alle prese con l’aumento dei costi di gestione».

È quanto afferma Dario Passaniti, presidente della categoria Trasporti di Lapam Confartigianato, in merito all’aumento di 4 centesimi per litro dell’accisa sul gasolio a partire dal 1° gennaio 2026. «L’aumento – continua e conclude Passaniti – rappresenta un aggravio di tassazione penalizzante per il sistema. La Legge di Bilancio 2025 aveva già previsto un allineamento graduale tra le accise su benzina e gasolio, con variazioni minime: il nuovo aumento, anticipato in un’unica soluzione, stravolge quell’equilibrio e rischia di compromettere la competitività delle imprese, che già oggi sopportano le accise più elevate d’Europa: 632 euro ogni 1.000 litri, il 24,9% in più rispetto alla media dell’Eurozona. Prima dello scoppio della pandemia da Covid, il costo del gasolio, e di qualsiasi altro tipo di carburante, era a livelli che potevamo definire “accettabili” se paragonati a quelli di oggi: in questi anni abbiamo assistito a un progressivo aumento, un trend che si conferma anche nella prossima Manovra. Sarebbe importante che si tornasse alle soglie pre pandemiche e che poi tali prezzi si mantenessero costanti per facilitare una competitività sul mercato degli addetti ai lavori. Continuare ad aumentare il costo danneggia in maniera significativa tutto il comparto. Chiediamo al Governo di ritirare o modificare la misura e di tornare a una soluzione di buon senso per tutelare le imprese artigiane del trasporto e l’intero sistema produttivo nazionale».